Sei in > formaggio.it > News > Consumer > Innovazione e biodiversità: in Basilicata una Caciotta a latte misto

Innovazione di prodotto e biodiversità sono le linee guida seguite dai ricercatori dell’Università degli Studi della Basilicata a Potenza che,  nell’ambito del Progetto Mibaf “Miglioramento del benessere animale e della qualità organolettica del latte per valorizzare le produzioni tal quale e dei prodotti trasformati con l’individuazione di possibili nuovi sbocchi di mercato interno ed extra CE – PIF Misura 124”, hanno individuato una possibile congiunzione tra innovazione e qualità, per lo sviluppo del settore lattiero caseario.

Un’innovazione di processo e di prodotto e la sinergia tra produttori, trasformatori, e università, hanno mirato al miglioramento qualitativo e nutrizionale di alcune produzioni del comparto lattiero caseario lucano, e alla valorizzazione di antiche tradizioni rurali del territorio come quello dell’allevamento asinino. In Basilicata, la filiera lattiero casearia rappresenta uno dei principali segmenti economici dell’agroalimentare regionale ed è caratterizzata da notevoli tipicità territoriali.

Nasce così  la “Caciotta a latte misto“, con latte vaccino e di asina, risultato di uno studio che ha valutato diversi aspetti della filiera latte, tra cui il benessere animale, l’efficienza zootecnica e l’uso razionale della risorsa idrica. Il formaggio realizzato attualmente non è presente sul mercato ed è realizzato con “l’innovativa” aggiunta di questo inibente naturale, particolarmente attivo
verso i difetti di gonfiore tipici nelle produzioni di formaggi a breve e media stagionatura.

Gli obiettivi del progetto sono la realizzazione di prove di trasformazione di formaggi, applicando un’innovazione sia nel processo produttivo, sia nel prodotto finito, in modo da intercettare la domanda di innovazione richiesta dai mercati nel rispetto della tradizione. Il progetto risponde a due esigenze fondamentali del settore: innovazione e formaggi alternativi. Benché ancora attento alla scoperta di prodotti tradizionali, il più possibile naturali, di qualità e sicuri, infatti, oggi il consumatore è sempre più orientato verso l’acquisto di prodotti light, ovvero di alimenti con minor contenuto calorico, e privi (o con basso apporto) di grassi con una componente in flavour delicato.

La valorizzazione del nuovo formaggio si è conclusa con una proposta di logo, naming e packaging: il nome scelto è “Caciuchino”.

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