Sei in > formaggio.it > News > Economy > L’Editoriale / Lorenzi (Confai): “Cooperazione e privati, andiamo all’estero insieme”

Il portavoce del sindacato delle imprese agricole chiama a raccolta il movimento lattiero-caseario. Aggregazione. Ma il settore è pronto?

di Giovanni Bertizzolo

In settimana, Davide Lorenzi, allevatore di Marmirolo e fra gli opinion leader di Confai Mantova, potente sindacato delle imprese agromeccaniche e agricole, ha lanciato un messaggio che merita di essere ripreso.
Credo che per un sindacato in crescita come Confai – ha proposto Lorenzi – sia giusto avere una visione anche più ampia nel mondo lattiero caseario, perché limitarsi al prezzo del latte è francamente riduttivo. Il prezzo di conferimento all’industria è una componente imprescindibile per il futuro delle aziende agricole, ma non è più sufficiente, da solo, a garantire un’adeguata pianificazione”.

Dove voleva arrivare Lorenzi? Esattamente qui.
E’ giunta l’ora di creare una rete unita per promuovere le grandi Dop casearie, per contrastare l’Italian sounding e la concorrenza sleale, se necessario vietando alle aziende aderenti ai consorzi di produrre formaggi sbiancati”.
Come procedere in questo senso? Lorenzi ha le idee chiare.
I due Consorzi di tutela del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano uniscano le forze e si muovano coordinati all’estero, per una maggiore penetrazione sui mercati. Non è più il momento di affrontare separatamente i mercati al di fuori dell’Italia o farsi la guerra fra marchi privati e cooperazione. Ciascuno nel rispetto della propria identità, bisogna compiere un passo in avanti e creare sinergie più ampie. Inoltre, è venuto il tempo di rivolgersi alla grande distribuzione organizzata con un’offerta coordinata e avviando missioni all’estero sotto una medesima cabina di regia. Questo non significa che i singoli marchi devono rinunciare alla loro individualità, ma che ci si deve muove all’unisono”.

Un discorso pragmatico, quello di Lorenzi, che ha come obiettivo un’unità sul piano operativo bella da dirsi, difficilissima da farsi. I problemi sono enormi, soprattutto di carattere culturale. A cominciare dallo sguardo limitato di molti operatori del settore lattiero-caseario nazionale. Però concordiamo con le idee del portavoce di Confai. Creare una rette cooperazione-privati, aggregarsi per esportare di più e per avere più voce in capitolo con la Gdo, puntando sulle grandi Dop come ariete commerciale, rappresenta sicuramente un proclama d’intenti lodevole e meritevole. Per altro, non nuovo. Tanti, a volte anche discutibili e improbabili, episodi di pseudoaggregazione, infatti, hanno lastricato il cammino del movimento lattiero-caseario negli ultimi anni.

Del progetto di Lorenzi, però, ci sfugge ancora il metodo col quale arrivare al raggiungimento del fine. Anche perché l’interessato non ha fornito particolari. In Italia abbiamo mille bellissime realtà lattiero-casearie, grandi e piccole, che si sfiorando senza mai incontrarsi. Anzi, quando si rischia l’incontro, c’è sempre qui devia da una parte o dall’altra. Non si sa mai… La verità è che ognuno bada al proprio orticello, come si suole dire, e a null’altro. Pensare in grande, pensare insieme è un’azione profonda che prevede interlocutori profondi. Se ci sono, che battano un colpo. Lorenzi ha idealizzato un nuovo corso. Facciamo di tutto perché non resti un’utopia.

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