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Cibo e turismo. Iniziativa intelligente ideata per  il Montébore Pat. Si sceglie una pecora, si ricevono prodotti e si scopre il territorio. Il video

di Giovanni Bertizzolo

Una recente indagine Coldiretti/Ixé (dalla quale abbiamo estrapolato la news pubblicata il 10 luglio) conferma il fatto, ma forse non ce n’era bisogno, che l’Italia è una realtà del turismo enogastronomico. Sostanzialmente, in vacanza cresce il giro d’affari legato al cibo. Un universo, quello alimentare, sempre più frequentato dai consumatori per conoscere il territorio di pertinenza.

I formaggi, al riguardo, sono degli antesignani. Basti pensare alle malghe di montagna tanto frequentate dai turisti nei mesi estivi. La tendenza, dunque, è positiva, ma al riguardo si può fare molto di più. Si può fare il cosiddetto marketing territoriale. Che deve diventare una vera e propria risorsa nazionale.

Applaudiamo, quindi, Fabio Leonardi, amministratore delegato di Igor e vicepresidente del Consorzio di tutela del Gorgonzola Dop, che in questi giorni ha detto: “Bisogna conoscere bene gli interlocutori stranieri e proporre loro non solo il nostro formaggio, ma anche il territorio e l’ospitalità”.
Parole intelligenti e lungimiranti. Alle quali è indispensabile dare seguito chiamando in causa un cambio di marcia e investimenti che consorzi e produttori devono giocoforza mettere in cantiere per l’immediato e per il futuro. Investimenti non necessariamente economici. Investimenti intesi anche come scatto culturale e intraprendenza. Intesi come idee.

Un esempio illuminante arriva da Mongiardino Ligure (Alessandria), dove si produce il famoso e rarissimo formaggio Montébore Pat, per altro un presidio Slow Food. Lì l’agriturismo Vallenostra lo scorso anno ha lanciato una bellissima iniziativa, “Adottate una pecora”, alla quale hanno aderito numerose famiglie. Poi l’ha collegata a strumenti comunicazionali moderni e giovani come i social media. Dodici mesi fa venne realizzato un video sull’iniziativa (guardalo qui), adesso è stata seguita la selfie maniaCosì le famiglie che ogni anno, nelle domeniche di luglio, si ritrovano sui prati della Val Borbera per la Festa dell’Adozione della Pecora da Montébore si fotografano con lo smartphone assieme agli animali adottati. Una simpatica iniziativa che porta a un concorso, illustrato sulla pagina Facebook di Vallenostra, dove si può vincere un pranzo in agriturismo.

Tutti coloro che ancora non hanno aderito al progetto (100 euro l’anno, si riceveranno prodotti del valore corrispondente alla somma) possono farlo prenotando una delle ultime adozioni valide per domenica 20 o 27 luglio. Saranno ospiti a colazione per conoscere il gregge, provare la fattoria didattica, con mungitura per i più piccoli, salire con gli asinelli che portano il latte fino ai prati attorno all’agriturismo Vallenostra, pranzare all’aperto o nelle sale interne e poi visitare il caseificio dove tutto nasce.
Tutto questo, signori miei, non è solo salvaguardia di un’eccellenza produttiva come il Montébore Pat. Tutto questo è anche marketing territoriale. Intelligente, aggiungiamo.

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