Sei in > formaggio.it > Michele Grassi > Un tempo si mangiava poco, ma buono e sano. Oggi, invece…

Un tozzo di pane e uno di formaggio. Un tempo era così e chi era fortunato poteva anche aggiungerci un bicchiere di vino. Era questa l’alimentazione di tanti anni fa e, oggi, se in alcuni Paesi potessero contare sul pane e sul formaggio, non ci sarebbe il terzo mondo.

L’abitudine di vivere in campagna o sui monti, tra i canneti o fra gli abeti che si slanciano verso il cielo, l’abitudine di mungere ovunque ci fosse una bestia che aveva partorito da poco tempo, l’abitudine di mangiare poco ma buono e sano. Molto probabilmente allora non si faceva riferimento all’aroma, all’odore e alle altre caratteristiche organolettiche degli alimenti e quando si poteva, si mangiava e basta, senza tante raffinatezze. Non si conosceva certamente il colesterolo, i mie vecchi hanno lasciato questo mondo quasi come Matusalemme e avevano abusato di lardo, pancetta, salami e formaggio. E pane.

Ora è tutto diverso, a volte quando parlo in pubblico di formaggio qualcuno storce il naso e sussurra, mah! Qualcuno in malga mi chiede, abusando della mia grande pazienza, se lo yogurt è grasso o magro e se faccio formaggi senza colesterolo. Vengo poi accusato, “la tua Ricotta è troppo grassa”. Ma se è affiorata dal solo siero!

La mania alimentare è oggi diventata un incubo, non si può usare la farina, neppure quella macinata come facevano i nonni, perché appartiene ai 4 alimenti “pericolosi”. Non si può mangiare carne perché…. Non so perché. E naturalmente non si può mangiare il formaggio, in quanto contiene il colesterolo, perché è troppo grasso, perché contiene il caglio, poveri agnelli e capretti. E di conseguenza non si possono mangiare i cuccioli delle lattifere, perché ucciderli potrebbe essere un reato.

Ma, se ci pensiamo, si desidera inesorabilmente che l’uomo viva bene, possa riposare, magari lavorando poco e guadagnando tanto, e possa liberare la mente dai problemi dell’ultima ora, poi, guarda caso, gli si vuole togliere l’unica soddisfazione che lo fa veramente libero e felice: mangiare, mangiare bene.

Mangiare ciò che desidera e ciò che ama, come il formaggio. L’Alimento, immancabile 7.000 anni fa come ora, e allo stesso tempo indispensabile. Certo, oggi cerchiamo la qualità che vuole anche dire salute, perché il formaggio, che viene fatto con il latte buono, è salute, è bontà è gioia di vivere. Una bella fetta o alcuni pezzetti, magari di formaggi diversi, su un tagliere di legno, magari con una buona piadina calda e un buon bicchiere di vino, una buona compagnia, magari, ora che siamo in inverno, un bel caminetto acceso. 

Se vi capita una simile occasione, chiamatemi: arrivo subito!

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