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Contenzioso tra il casaro e la cooperativa proprietaria della malga-caseificio. Per il primo è stata creata anche una pagina Facebook di solidarietà

L’Alto Garda bresciano rischia di perdere un simbolo delle sue valli, il Tombea PAT, prelibato formaggio e prodotto d’eccellenza.
Il motivo? Un contenzioso che divide l’unico produttore autorizzato, Germano Eggiolini, e i proprietari della stalla a Magasa, con annesso caseificio e terreni per il pascolo della vacca di razza Bruna, da cui si ricava il latte con cui viene prodotto. E che non potrebbe essere prodotto se non in questa valle e con queste vacche.
Titolare dei locali è la cooperativa Nigritella Orione, che da anni è in lite con il mastro casaro per questioni legate al rinnovo del contratto e al prezzo d’affitto.
La querelle è sbarcata (e come poteva non essere) su Facebook, da cui è stata lanciata un’iniziativa di solidarietà a sostegno di Eggiolini, in programma per le prossime settimane nei pressi dell’azienda, avviata nel 2000 in località Denai di Magasa, nella valle da cui il formaggio prende il nome.
A rischio c’è il futuro di un prodotto unico, testimone di una antica tradizione trasmessa di generazione in generazione.

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