Per chi da anni sostiene che l’agroalimentare può diventare per il made in Italy un vettore di crescita al pari della moda o del lusso, l’affermazione del noto architetto e designer Mario Cucinella suona chiarissima: «Il formaggio è anche un oggetto di design e come tale dobbiamo comunicarlo». Una premessa che si sposa bene col concetto di fondo di Expo 2015 sul piano dello sviluppo economico (internazionalizzare il cibo di qualità italiano attraverso accordi commerciali e distributivi) e che porta il settore del latte in prima fila sulla griglia di partenza dell’esposizione universale.

Cucinella è infatti l’architetto a cui Granarolo, in qualità di partner del Padiglione Italia, ha affidato la progettazione di un’area dedicata alla presentazione della filiera lattiero casearia italiana.
Durante la presentazione del progetto, le parole d’ordine che si sono sentite rimbalzare sono state “sostenibilità“, “creatività” e “territorio“. Per dirla ancora con le parole di Cucinella: «Lo spazio espositivo sarà una pellicola su cui scrivere. Uno spartito che andrà a raccontare una storia».

Verrà quindi allestito un percorso interattivo, educativo e di intrattenimento che intercetterà gli aspetti storici, artistici e di legame con la cultura locale tipici della lavorazione del latte. A nobilitarlo, una prima assoluta: l’esposizione della Madonna del Latte dello scultore rinascimentale Francesco di Simone Ferrucci, messa a disposizione per la prima volta dal suo ritrovamento dalla Fondazione Lercaro di Bologna.

Il piano di Granarolo per Expo 2015 non si limita però all’aspetto espositivo. Nel corso della manifestazione verrà lanciato il concorso Archimede Expo, dedicato ai ragazzi e alle ragazze al di sotto dei 30 anni che abbiano messo a punto idee innovative a livello di prodotto, packaging o lavorazione del latte e dei suoi derivati. Sarà inoltre istituita una borsa di studio del valore di 30 mila euro destinata ai giovani italiani che vogliano frequentare l’Università del Gusto di Pollenzo.