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L’Accademia Italiana della Cucina ha conferito il XXVII Premio Dino Villani al mastro affinatore Antonio Carpenedo. Il riconoscimento è stato consegnato a Palazzo Giacomelli (TV) dalle mani di Teresa Perissinotto Vendramel, responsabile della delegazione di Treviso e di Severino Sani, vicepresidente vicario dell’Accademia.

Il prestigioso riconoscimento è stato conferito per l’eccellente lavorazione delle creazioni casearie sceltissime per provenienza e cura di produzione, in particolar modo per il pluripremiato formaggio erborinato “Blu’61”. Distinguersi nella produzione e nella valorizzazione di un prodotto alimentare artigianale d’eccellenza e legato alla tradizione locale. È questa la motivazione per cui l’Accademia Italiana della Cucina

Ideatore dell’erborinato Blu’61 e di altre molteplici creazioni casearie scaturite da originali tipi di affinamento recuperati da storie di tradizioni passate e da ispirazioni in grado di far accostare a varie tipologie di formaggio profumi, prodotti della natura e avvenimenti di vita vissuta, Antonio Carpenedo ha definito questo riconoscimento uno dei premi più importanti della sua carriera, dedicandolo all’amico Paolo Trevisi, cultore dell’arte teatrale, musicale e gastronomica, recentemente scomparso.

Il premio, che annualmente viene assegnato ad personam al titolare di un’azienda artigiana d’eccellenza produttrice di prodotti di nicchia, frutto di recupero di usanze, ricerche storiche e impegni culturali, fu istituito nel 1989 in memoria di Dino Villani, eclettico personaggio nonché tra i fondatori nel 1953 dell’Accademia Italiana della Cucina, assieme tra gli altri a Dino Buzzati, Arnoldo Mondatori e Giò Ponti.

Oggi tre generazioni si occupano dell’azienda Casearia Carpenedo, portando avanti con passione e soddisfazione un’attività creativa e artigianale, un’arte che Antonio Carpenedo stesso definisce come un’avventura, dove si mescolano fantasia e vicende personali, per trasformare un semplice formaggio in un’emozione di gusto.

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