Sei in > formaggio.it > News > Consumer > Ad un voto corrisponde un prezzo, rivoluzione in punto vendita della Fontina Dop

L’analisi di qualità sulle singole produzioni si trasforma in strumento commerciale. Si chiede di più nel prezzo, ma maggiore equità e trasparenza

Un voto sulla pagella corrisponde a un prezzo: è la rivoluzione commerciale della Fontina Dop, formaggio grasso a pasta semicruda prodotto in Valle d’Aosta. L’analisi di qualità sulle singole produzioni, condotta già da alcuni anni da un gruppo di 15 esperti del Consorzio di tutela, si trasforma ora in strumento di vendita.

“Vogliamo dare al consumatore una misura della qualità della Fontina, giustificando così prezzi diversi sulle singole forme”, spiega Attilio Fassin, presidente della Cofruits, cooperativa che sperimenterà per prima nel proprio centro commerciale di Saint-Pierre (Aosta) questa nuova formula di marketing, condotta in collaborazione con la Cooperativa produttori latte e Fontina.

Il formaggio simbolo della produzione casearia valdostana sarà dunque venduto corredato da una scheda tecnica di degustazione che riporterà le caratteristiche della struttura, del gusto, dell’aspetto visivo e un voto. A partire da 7,5 punti su 10 si può parlare di Fontina Dop di qualità: ad un voto alto corrisponderà un prezzo adeguato. Un prodotto che vale 7,5 punti, per esempio, potrebbe costare 13 o 14 euro al chilo. Ma per le eccellenze la quotazione potrebbe salire anche fino a 18 euro.
“Chiederemo di più al consumatore, in termini di prezzo – spiega ancora Fassin – ma garantiamo la massima trasparenza e un’adeguata remunerazione al produttore”.

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