A Taste sparisce il confine tra dolce e salato
La fiera enogastronomica alla Stazione Leopolda di Firenze esprime una nuova tendenza che vede i formaggi nel ruolo di esploratori
Il confine tra dolce e salato? Non esiste più, o per meglio dire è una classificazione obsoleta. Le contaminazioni tra i due gusti agli antipodi sembrano un trend in crescita, cavalcato da chef e aziende italiane. All’edizione numero 10 di Taste, la fiera enogastronomica di Davide Paolini organizzata da Pitti Immagine alla Stazione Leopolda di Firenze, un vero e proprio osservatorio delle tendenze, tra le 320 aziende c’è chi assicura che i palati più raffinati non aspettavano altro.
Le idee coinvolgono i cibi più diversi, primo fra tutti il cioccolato, che ora diventa salato. Un buon terreno d’esplorazione sono anche i formaggi. Il caseificio Pinzani “addolcisce” il Pecorino, mentre fa parlare il Castelvecchio, stagionato 20 mesi, nato da una ricetta del XIII secolo dei pastori di San Gimignano, ha erborinature naturali e un retrogusto di noce. A Taste spicca anche la Casearia Carpenedo, che presenta il Blu’61, un formaggio erborinato affinato nel vino Raboso Passito e impreziosito da mirtilli rossi.