L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco, a pasta semidura, filata.
Tipico formaggio a pasta filata da latte di vacca. Il nome non ha nulla a che vedere con il modo di dire “persona scarsamente dotata o poco preparata”. Tipico delle province di Chieti e l'Aquila, può essere affumicato e presentare un’aromaticità media.
Abruzzo, province di Chieti e L'Aquila.
Le forme sono generalmente a pera con testina legata da corda, di dimensioni variabili. Il peso può variare da 0,15 a 0,25 kg.
Il nome deriva dal verbo “scamozzare”, decapitare, togliere una parte superiore della forma.
Pasta filata, Pasta semidura
Il latte viene sottoposto a filtrazione e successivamente inoculato con sieroinnesto o lattoinnesto. Portato a una temperatura di 36-38°, si addiziona con caglio di vitello. La cagliata, presamica, viene tagliata alle dimensioni di una nocciola. La pasta rimane sotto siero a una temperatura di 35-36° per circa tre ore. Dopo il raggiungimento dell'acidità necessaria, viene estratta e formata a mano con acqua bollente. Successivamente il formaggio viene raffreddato in acqua e poi salato in salamoia. Infine, lo si immerge nel liquido di governo che lo conserva e lo si raffredda. I prodotti destinati ad appassire vengono appesi in locali freschi e arieggiati.
La Scamorza fresca si consuma dopo 48 ore, quella da appassire va tenuta almeno 10 giorni in un luogo fresco.
La superficie, priva di crosta, è asciutta, elastica, liscia, di colore bianco porcellanato nella tipologia fresca, mentre in quella appassita è di colore paglierino. La pasta è bianco-avorio, tendente al paglierino chiaro con la maturazione. Non ci sono occhiature.
Formaggio grasso, fresco, a pasta semidura, filata.
Bassa, medio bassa, affumicata.
L'accostamento ideale è con verdure fresche e insalate, oppure si utilizza come ingrediente per farcire focacce, pizze, torte salate e calzoni. Predilige un vino bianco leggero.
E’ un formaggio che si adatta all'affumicatura naturale.