Sei in > formaggio.it > Michele Grassi > La stranezza di un formaggio, la pasta “scquacquerosa”

Lo Scquacquerone di Romagna D.O.P. è conosciuto dal consumatore come ingrediente per la farcire la piadina, alimento tradizionale della zona d’origine del formaggio che scquacquera. In verità è un formaggio che nasce come alimento importante della famiglia che un tempo faceva e utilizzava comunemente.

Quando questo formaggio veniva fatto in casa era impensabile che potesse diventare un prodotto di alto consumo come invece ora è. La sua particolare freschezza e appetibilità, l’ha reso interessante per il consumatore che lo apprezza non solo per farcire ma anche per il consumo in purezza o, tuttalpiù, con pane casereccio.

La particolare tessitura della pasta, molto umida e molle, “scquacquerosa”, potrebbe far pensare a un formaggio semplice da fare e alla portata di tutti coloro che lo vogliono produrre.

Invece è un formaggio che richiede impegno e professionalità. In poche parole non è facile da fare.

Il disciplinare che regola la sua tecnologia è molto chiaro e preciso tanto da risultare uno dei pochi che espongono chiaramente le varie fasi tecnologiche, e i coadiuvanti da utilizzare.

La caratteristica che ne determina il nome non è banale, il casaro lavora affinché il formaggio spurghi correttamente sia dopo la rottura della cagliata che in fase di “stufatura”, ma nello stesso tempo si preoccupa di mantenere tutta la parte acquosa così importante.

L’azione proteolitica successiva alla messa in forma del formaggio, che è determinata dal contenitore in cui viene posto, è la fase più rappresentativa del prodotto finale ovvero quella che determina le caratteristiche principali dello Scquacquerone.

Definiamo quindi lo Scquacquerone come un formaggio a latte vaccino intero, a pasta molle, fresco e di rapidissima maturazione.

Le sue caratteristiche sensoriali ne permettono l’utilizzo in mille modi, alcuni dei quali già menzionati, essendo un formaggio molto versatile, piacevole, facile da abbinare soprattutto agli alimenti locali della Romagna, e con vino bianco di bassa gradazione alcolica.

La poca conoscenza delle tecniche casearie porta il consumatore a considerare questo prodotto il risultato di un lavoro rituale, semplice e spesso banale. Non è così.

Lo Scquacquerone per diventare un ottimo prodotto dev’essere fatto da casari di grande esperienza che, appassionati del loro lavoro, provvedono a consegnare al consumatore un formaggio buonissimo e perché no, stranissimo.

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