Sei in > formaggio.it > Michele Grassi > È bello conoscere il formaggio

È il momento dell’informazione e della conoscenza. In effetti questa prima parte del 2014 mi ha visto impegnato come consulente, per la formazione rivolta a casari e a organizzazioni commerciali, alimentari e industriali, come mai mi era capitato.

Il significato di dare completezza alla conoscenza delle persone occupate nel mondo alimentare e caseario è molto importante, ovvero, è importante che chi richiede formazione miri a far crescere la cultura che oggi, più che mai, è indispensabile. Crescere culturalmente nel mondo caseario significa avvicinarsi al formaggio con la consapevolezza di chi intende approfondire le innumerevoli tematiche di questo prodotto.

Mi accorgo sempre di più che gli addetti ai lavori, siano essi semplici trasportatori di latte o tecnici in vari settori e laboratori, sono molto preparati nel loro lavoro ma non conoscono a fondo il prodotto finale della lunga o corta filiera, il formaggio.

Si pensa sempre al formaggio come una sorta di alimento povero, utile e legato alle nostre abitudini alimentari, senza però chiedersi seriamente di che cosa si tratta. Di fronte a una conferenza che parla del formaggio è evidente la curiosità che appare sui volti del pubblico presente che, spesso, dimostra tanto stupore.

Quello stupore che indica quanta attenzione ha l’ascoltatore e che significa curiosità e voglia di apprendere. In effetti il formaggio ha talmente tanti risvolti, biologici, tecnologici, umani, storici che anche il più semplice aneddoto, stupisce, colpisce, affascina.

Si pensi che il formaggio vive da tempi lontanissimi le cui prime testimonianza risalgono a circa 5000 anni fa. Sicuramente è una scoperta ancora più antica, perché l’uomo, nel suo istinto di sopravvivenza, avrà certamente utilizzato il latte per vari scopi e in vari modi.

Oggi, che è possibile comunicare facilmente la cultura del formaggio, è bene che, chiunque lo desideri, approfitti di tale possibilità, tramite consulenze o corsi mirati, privati o di organizzazioni varie, sempre per approfondire le tematiche indispensabili per chi lavora nel settore, ma magari anche per cultura personale.

Aziende che si occupano della vendita al dettaglio di formaggi, salumi e altri prodotti della terra si stanno muovendo su questa linea: formare i propri dipendenti. La formazione diventa cultura indispensabile sia per il dipendente, sia per l’azienda, la quale ne ottiene sicuramente un beneficio indiretto per il consumatore e, naturalmente, commerciale ed economico.

Ma è l’appassionato di eno-gastronomia che più si avvicina al formaggio, lo scopre, lo ricerca, lo assaggia e lo mangia con gusto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Inizia una nuova discussione

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *