Sei in > formaggio.it > News > Consumer > Storie di ordinaria alluvione: due caseifici in ginocchio a Massa e Carrara, decimati agnellini

La centenaria azienda agricola Paolini vede compromessa l’attività. Quella di Nicoletta Menconi costretta a interrompere la produzione di formaggi

Incubo in Lunigiana, estremo nord della Toscana e poi su verso la Liguria. Iniziato nella tarda mattina di ieri quando il torrente Carrione ed il Parmignola, non certo due sconosciuti da quelle parti, escono nuovamente dagli argini portando nuova distruzione e nuovo dolore. E’ un film purtroppo già visto anche per due aziende agricole, le ultime fattorie peri-urbane sopravvissute all’avanzare della città, che in poche ore si sono viste divorare stalle, magazzini, attrezzature.

A fornire un primo quadro è Coldiretti Massa Carrara che sta monitorando la situazione in tutto il comprensorio. L’azienda agricola Paolini, molto nota in provincia per la produzione di formaggi e per una storia centenaria, è riuscita a salvare il gregge adulto nel pascolo di Villa Ceci, che corre a fianco del torrente Carrione, ad Avenza (Carrara), ma non gli agnellini che sono purtroppo affogati. Da buttare fieno, paglia e mangimi. Compromesse le attrezzature meccaniche: l’acqua ha intaccato i circuiti elettroni.

Non ha parole neanche Nicoletta Menconi che ieri mattina avrebbe dovuto essere al mercato di Campagna Amica, nel centro di Massa, a vendere i suoi formaggi. Il Parmignola, il torrente che passa poco distante, l’ha ferita ancora una volta. La sua azienda si trova in Via Pontremoli, a Battilana, frazione di Carrara. La stalla è stata completamente allagata, così come il piccolo caseificio: è la seconda volta. Attimi di paura per i bovini e per i vitelli ricoverati nella stalla. Danneggiate le scorte di mangimi e fieno. La produzione di formaggio sarà interrotta per almeno cinque giorni. E il maltempo continua.

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