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Nambra non contempla il lattosio: una “carenza” a beneficio degli intolleranti

di Fernando Marzillo

Parmigiano Reggiano e miele: due alimenti completamente differenti, ma caratterizzati dal comune color ambrato. Colore che identifica chiaramente il nome del prodotto nel quale la lettera N che capeggia pare voglia invece cogliere una similitudine di origine nella naturalità dei suoi due ingredienti frutto del lavoro e dell’ingegno umano nel rispetto della natura e dei suoi ritmi.

I due alimenti della cultura mediterranea storicamente alla base di abbinamenti vincenti, si fondono da oggi in uguale rapporto in un prodotto assolutamente innovativo, energizzante, completamente naturale, altamente digeribile, privo di qualsiasi conservante e additivo chimico: in una parola Nambra.

Umami care (giovane azienda con sede a Sala Bolognese nell’omonima provincia), insieme a Valerio Caretti (socio dell’azienda nonché produttore di Parmigiano Reggiano), hanno deciso di concentrare le proprie energie per realizzare Nambra che in ragione delle eccezionali capacità energetiche è rivolto in modo particolare a chi pratica attività sportiva. Per differenziarlo dall’infinito mondo degli integratori che spesso di naturale hanno ben poco, l’alimento viene definito un energizzante naturale essendo i suoi unici ingredienti il Parmigiano Reggiano che può raggiungere 36 mesi di stagionatura ed il miele italiano.

Nambra si presenta sotto forma di una dorata crema, vellutata e gustosa al palato, ottenuta grazie ad un esclusivo procedimento meccanico brevettato. In questo modo può essere facilmente assunto non solo precedentemente o successivamente alla pratica sportiva, ma contestualmente ad essa annullando la difficoltà di ingerire nel culmine dello sforzo fisico un alimento solido come il Parmigiano Reggiano. La pratica confezione in bustine da 20 grammi monodose rende ancor più semplice il suo utilizzo.

Dal punto di vista nutrizionale all’apporto energetico del miele sotto forma di zuccheri semplici immediatamente assimilabili (oltre il 90 % della sostanza secca è costituito da fruttosio e glucosio), si aggiunge quello altrettanto energetico, quindi proteico, minerale e vitaminico del Parmigiano. Energia che proviene dalla degradazione dei lipidi nei rispettivi acidi grassi dei quali è significativa la quota di quelli a catena corta e media. Proteine in parte ridotte ad aminoacidi liberi nonché essenziali e dunque prontamente fruibili per rigenerare il tessuto muscolare. Elementi minerali in cui Calcio e Fosforo si trovano in rapporto ottimale tale da garantire la formazione ossea e la contrazione muscolare. Infine le vitamine tra le quali quelle del gruppo B necessarie per il metabolismo al fine di produrre energia, motore di qualsiasi sport.

L’unico componente che Nambra non contempla è il lattosio: una “carenza” a beneficio degli intolleranti tale da creare ulteriore valore all’alimento già da ora definito energia dalla natura.

3 risposte a “Parmigiano Reggiano e miele: in una parola Nambra”

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