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Puglia, Veneto, Alto Adige, Molise, Toscana, E.Romagna e Lombardia, le regioni dei campioni

di Michele Grassi

Si è concluso ieri a Verona presso il Centro Congressi della Fiera Italian Cheese Award, che ha assegnato dopo lunghi mesi di attività le 10 statuette ai rispettivi formaggi vincitori. Il concorso è iniziato in primavera a Formaggi in Villa dove i consumatori convenuti hanno potuto assegnare la loro valutazione, che ha un peso importante nell’assegnazione dei punteggi. Infatti le valutazioni oltre a quelle dei consumatori del peso del 30% del totale sono stati assegnati da operatori del settore e dalla Redazione di Guru del Gusto, organizzatore di ogni manifestazione cha ha portato i formaggi alla finale di Verona.

Ultimo passo del concorso è stato, per i 33 formaggi finalisti, il giudizio di una commissione, giuria composta da esperti provenienti da ogni settore relativo al mondo caseario, commerciale, della ristorazione, italiano. E così dopo mesi di attesa i 33 formaggi selezionati sono stati giudicati e i produttori sono giunti a Verona con molte aspettative. Chiaramente, essendo un concorso, il casaro o il titolare d’azienda si aspettava il podio più alto, una sorta di competizione più con se stessi che con gli altri, tant’è che fra loro, i produttori, si è instaurata una sorta di simpatia, un’empatia che solo chi conosce il mondo del caseificio può comprendere. Tanti rallegramenti sono emersi dai produttori che non hanno potuto festeggiare il primo premio, anche perché consapevoli di essere comunque stati selezionati fra ben 1400 formaggi iscritti al concorso.

Ma la cosa sorprendente è affidata al fatto che di 10 statuette ben 3 sono pugliesi, un successo fissato da un momento molto importante per l’arte casearia della Puglia determinato anche dal fatto che due dei formaggi storici sono diventate delle denominazioni, IGP per la Burrata di Andria e DOP per la Mozzarella di Gioia del Colle. E quindi diventano 3 denominazioni esclusivamente pugliesi se si considera il Canestrato Pugliese DOP.

Poi emerge il Veneto con due formaggi premiati e di seguito, con un formaggio premiato, il Molise, l’Alto Adige, la Toscana, l’Emilia Romagna e la Lombardia.

Un concorso che si conclude anche con alcuni premi speciali che voglio rappresentare le persone del mondo caseario.

“La novità del Premio di quest’edizione, oltre alla location, è l’abbinamento dei formaggi finalisti a 33 vini Top Italiani. – afferma Luca Olivan responsabile della direzione artistica e la gestione eventi di Guru Comunicazione – Per il pubblico partecipare alla finale è l’occasione per degustare i migliori formaggi italiani, prima da soli al naturale, poi con grandi vini. Il connubio riserverà al palato inediti sapori, sicuramente piacevoli!”.

Serve, si, un concorso è sempre utile per la sfida continua che i casari italiani hanno con se stessi. La voglia di migliorare i propri formaggi ma anche il desiderio di conoscere le opinioni del consumatore e dell’esperto che, magari con senso della critica, giudica il frutto del loro duro lavoro.

Classifiche e premi speciali Italian Cheese Awards

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