Grana Padano, export su del 6,5% e occhi puntati sull’Expo
Germania leader, seguita dagli Stati Uniti. L’assemblea dei produttori riunita a Desenzano conferma la guerra aperta a contraffazione e agropirateria
“Innanzitutto un impegno sempre più serrato contro l’agropirateria e la contraffazione, basato su circa 10.000 controlli in Italia e all’estero. Poi un’attenzione particolare all’Expo 2015 e quindi alla possibilità di rendere sempre più protagonista, a livello internazionale, quello che è già il prodotto DOP più consumato nel mondo”.
Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Grana Padano, si è espresso così durante l’assemblea generale dei produttori svoltasi a Desenzano del Garda.
Nell’occasione sono stati illustrati, alla presenza del presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, e degli assessori regionali della Lombardia, Gianni Fava e Viviana Beccalossi, i dati riguardanti il 2013 e le strategie del futuro.
Sottolineando come lo scorso anno le esportazioni di Grana Padano DOP siano complessivamente cresciute del 6,5%, con 1.519.464 forme vendute nel mondo, il presidente Baldrighi ha evidenziato “l’importanza di prepararsi nel migliore dei modi a un evento come l’Expo, caratterizzato proprio dai temi dell’alimentazione e del cibo”.
Durante l’assemblea sono stati resi noti i dati dell’export 2013: la Germania è leader con un incremento del 9,5% degli acquisti, per un totale di 360.000 forme. Seguono gli Stati Uniti, con un +4,5% e 150.000 forme destinate oltre oceano. Performance importanti anche per Austria (+11% con oltre 50.000 forme) e Spagna (+10% con 45.500 forme).
“Il 2013 è stato un anno particolare – spiega Stefano Berni, direttore generale del Consorzio – dove abbiamo smaltito i danni provocati dal sisma del 2012 che ancora oggi si fanno sentire, tanto da essere tuttora impegnati nella gestione delle forme danneggiate. Un anno che ci ha visti concentrati in un duro lavoro per sensibilizzare la collettività e le istituzioni sulla gravità della situazione. Istituzioni, Parlamento, Ue, e soprattutto Regione Lombardia, si sono dimostrati da subito disponibili, pronti e generosi, erogando fondi complessivi per quasi 9 milioni di euro. A loro il nostro più sentito ringraziamento. In generale – conclude Berni – nel 2013 la produzione complessiva di Grana Padano è stata di 4.565.00 forme, dato che ci conferma leader dei formaggi duri tipici italiani. Un primato che deve stimolarci a fare ancora di più. Vietato dunque abbassare la guardia contro le scimmiottature e le contraffazioni italiane e internazionali che penalizzano in maniera pesante i consumatori, il Made in Italy e le aziende produttrici. Un danno economico che solo per il Grana Padano vale 1 miliardo di euro, 700 milioni all’estero e 300 milioni in Italia”.
La geografia produttiva del Grana Padano vede ai vertici la provincia di Mantova, con 29 caseifici e il 29,09% del totale annuo. Subito dopo c’è Brescia, con 28 caseifici e il 20,62% della produzione, quindi Cremona, con 9 caseifici e il 16,29%. Complessivamente poi il Veneto raggruppa 26 caseifici, per un totale produttivo annuo del 18%, mentre Piacenza si attesta sull’11,32%, con 22 caseifici.