Sei in > formaggio.it > News > Economy > Gorgonzola DOP, l’annosa diatriba tra Consorzio e Comune non conosce tregua

Dopo la sentenza di primo grado che impedisce l’utilizzo del nome Stracchino di Gorgonzola, il municipio lombardo decide di proseguire l’azione legale

Tra il Comune di Gorgonzola e il Consorzio di tutela del Gorgonzola Dop ormai è guerra senza esclusione di colpi. Il nodo del contendere, sempre quello: il nome del noto formaggio. Secondo quando riportato da Simona Marchetti su La Stampa, edizione di Novara, il municipio lombardo ha presentato appello contro la sentenza di primo grado con cui era stato condannato a non utilizzare la denominazione “Stracchino di Gorgonzola” per un formaggio prodotto dall’azienda agricola Caterina, con marchio De.co., ovvero denominazione comunale.

La causa, intentata dal Consorzio con sede a Novara, era iniziata nel 2010. Alla fine della scorsa estate la sentenza: il giudice aveva riconosciuto le ragioni dell’organismo di tutela, bocciando quelle dell’ente locale.
 “Questo conferma che non è possibile utilizzare il nostro nome, né tutto né in parte – ribadisce il direttore del Consorzio, Stefano Fontana – se non nell’ambito delle regole del disciplinare di produzione Dop, che è stato ottenuto nel 1996, e non utilizzato nel caso dello “Stracchino” incriminato”. 

A quel punto, messe in chiaro le rispettive ragioni, la pace sembrava cosa fatta: c’era stato un incontro, con tanto di visita alla Sagra Gorgonzolese di settembre da parte del presidente Renato Invernizzi e del direttore Fontana, e la rinnovata volontà di collaborare. Invece, pochi giorni fa, è arrivata la doccia fredda: il Comune ha scelto di non fermarsi al primo grado di giudizio e di andare avanti, nonostante i costi.

“E’ stato il consiglio comunale – conferma il sindaco di Gorgonzola, Angelo Stucchi – a votare questo provvedimento e quindi decidere di proseguire nell’azione legale. Non abbiamo potuto fare altro che continuare, ma ritengo che si possa trovare un modo di ricomporre questa vicenda senza arrivare a un altro giudizio”.

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