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Fior di cacio lancia un appello perché la gente torni ad abitare in questi luoghi in modo stabile

È stata una edizione da record quella di quest’anno di Fior di Cacio. Mai così tanta gente come nel week end appena trascorso, infatti, ha affollato Vallo di Nera. Un flusso continuo di visitatori ha invaso il ‘paese castello’ scoprendo ogni suo angolo, visitando gli stand che animavano piazzette, vicoli e cantine, preso parte alle tante degustazioni, dimostrazioni e laboratori, ascoltato musica, stornelli e spettacoli. Il culmine della manifestazione, che ha visto molta gente già nella giornata di sabato nonostante il tempo incerto, fino al record di afflusso di domenica, è stato l’arrivo in piazza della Maxi ricotta accompagnata dai cavalieri della Tavola apparecchiata: più di 80 kg di ricotta fresca offerta a tutti i presenti.

Prima ancora, il chiostro di Santa Maria è stato gremito per lo show cooking di pasta alla norcina dello chef Andrea Battilocchi di Norcia, ben 200 i piatti serviti. E tutti esauriti sono stati i sempre apprezzati educational “I mille matrimoni del formaggio” condotti da Renzo Fantucci e Claudio Spallaccia, così come la dimostrazione di come si affina un formaggio tenuta dai fratelli Ciotti di Bastia Umbra.  Infine “La formaggissima in 3 P” ha visto distribuire ben 50 kg di pecorino alla piastra e 70 kg di prosciutto, accompagnati da 130 kg di pane.

In tanti hanno partecipato ai trekking, alle escursioni in bici ed alle camminate, come la trasferta tra i pascoli di Meggiano. Oltre al convegno di presentazione dei “Distretti del cibo” di sabato, Vallo di Nera ha ospitato pure l’assemblea costitutiva dei produttori del Presidio slow food della ricotta salata della Valnerina e una delegazione di francesi della città de La Bouillie gemellata con Sellano. Molto apprezzata la mostra fotografica sulle donne della pastorizia realizzata in collaborazione con il Cedrav.

A suggellare infine il successo della sedicesima edizione di Fior di Cacio è stato il patto di amicizia stretto con il Comune di Primiero San Martino di Castrozza, presente alla manifestazione con l’assessore comunale all’agricoltura Giacobbe Zortea, il direttore dell’Apt Manuel Corso e l’imprenditore Massimo Scalet.

Grande la soddisfazione espressa dal sindaco di Vallo di Nera, Agnese Benedetti, che ha voluto ricordare Riziero Flammini, il pastore cantastorie scomparso di recente che era l’anima storica del borgo. “Il mio ringraziamento – è il commento del sindaco – va a tutti gli espositori, ai dipendenti comunali e ai tanti volontari che hanno collaborato per la riuscita di Fior di Cacio, alla Regione dell’Umbria, che ci ha sostenuto tramite il Piano di sviluppo rurale, al partnerariato “Vallo di Nera, Terra dei racconti e dei sapori”, al Gal ‘Valle Umbra e Sibillini’, a Coldiretti, alla Grifo Latte che ha offerto la ricotta e la cagliata per la filatura della mozzarella, alle cantine Di Filippo, Ninni, Benincasa, Rialto, al Consorzio del Vin Santo affumicato dell’AltoTevere, a tutti i sostenitori. Voglio ringraziare anche gli artisti ed i gruppi folk che hanno allietato la manifestazione. L’invito a tutti è per il prossimo anno, ma lancio anche un appello perché la gente torni ad abitare in questi luoghi in modo stabile”.

Fior di Cacio 2018 è stato realizzato dal Comune di Vallo di Nera con il contributo PSR per l’Umbria 2014-2020 – Intervento 16.4.2 per la promozione del partenariato “Vallo di Nera: terra dei racconti e dei sapori” e con il patrocinio ed il sostegno di: Regione Umbria, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Provincia di Perugia, Gal Valle Umbra e Sibillini, Camera di Commercio di Perugia, Promocamera, Coldiretti, Ati 3, Banca Popolare di Spoleto, Cedrav, Slow Food, Onaf; partner tecnico Grifo Latte.

 

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