Sei in > formaggio.it > News > Economy > Finalmente contiamo in Europa! Maurizio Martina chiude il dossier quote latte

Il presidente del Consiglio dei ministri dell’agricoltura Ue prende una decisione storica nonostante i pareri negativi di Germania, Austria e Olanda

Chiuso dopo 5 mesi il dossier latte. Non ci sarà nessun aumento delle quote latte come chiedevano Germania, Olanda, Austria per limitare le multe Ue ai loro produttori che hanno superato in grande misura le quote assegnate.
Lo apprende l’Ansa da più fonti altamente qualificate presenti ai lavori del Consiglio dei ministri dell’agricoltura Ue.

La decisione è stata presa dal presidente Maurizio Martina, dopo un ampio confronto e la constatazione che una grande maggioranza di Stati membri era contraria alla misura,  Martina non ha esitato a passare ai voti mettendo fine a un dibattito che durava da cinque mesi.

Fonti italiane esprimono “grande soddisfazione” per la chiusura del dossier sulle quote latte durante il Consiglio dei ministri europei per l’agricoltura e la pesca in corso a Bruxelles. “Sono state respinte con chiarezza – affermano – le richieste di Austria, Germania e Olanda sulle modifiche alle quote per l’anno in corso” da realizzare tramite correzioni sul livello della materia grassa nel latte.

La decisione ha provocato un’esplosione d’ira da parte del ministro dell’agricoltura austriaco Andra Rupprechter che  ha preso indirettamente di mira l’Italia ricordando la procedura d’infrazione formalizzata la scorsa settimana a Roma, causa 1,39 miliardi di euro di vecchie multe non ancora recuperate presso i produttori di latte italiani. “La Commissione europea – ha lanciato il ministro austriaco – dovrebbe occuparsi di temi come gli aiuti illegali a certi Stati membri, si parla 1,3 miliardi di euro non recuperati ai produttori. Se è vero che aiuti illegali vengono dati – ha aggiunto – dovremmo presentare una istanza contro questi aiuti illegali”.

Parlando ai cronisti, Rupprechter  ha aggiunto che non intende partecipare a settembre al Consiglio informale a Milano. Austria, Germania e Olanda hanno poi tentato di convincere il commissario Ue all’agricoltura, Dacian Ciolos, di decidere in modo unilaterale l’aumento delle quote, ma invano. Imperturbabile, il presidente Martina ha continuato il confronto ministeriale su un altro tema particolarmente importante per l’Italia: quello della riforma della condizioni di produzione e di etichettatura nel settore biologico.

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