Sei in > formaggio.it > News > Economy > Domani suonerà il requiem per le quote latte. Preoccupano i nuovi scenari

La cooperazione lancia la prima Associazione di organizzazione di produttori. Ma domani gli allevatori manifesteranno a  Roma

Dopo 32 anni cessano i vincoli imposti dall’Unione Europea alla produzione di latte (le cosiddette Quote latte) e l’Italia è costretta a fare i conti con agricolture molto più forti e competitive come quelle di Germania, Polonia o Olanda. Il rischio è di rimanere travolti, anche perché il bilancio lasciato in eredità dalle politiche di controllo è pesantissimo: multe per 4,4 miliardi di euro, un numero di produttori ridotto ad un sesto rispetto agli anni ’90 e l’insanabile rottura tra chi ha versato fino all’ultimo euro e chi ha sempre fatto il furbo.

“Domani sarà l’ultimo giorno di applicazione del regime delle Quote latte e la cooperazione agroalimentare è da mesi in prima linea per individuare le risposte più efficaci che consentano alle nostre imprese di affrontare il nuovo scenario di riferimento senza perdere competitività”.
Lo dichiara il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri alla vigilia della fine del regime delle quote latte prevista per domani 31 marzo.

“Consapevoli del profondo cambiamento che investirà il settore lattiero-caseario con l’abolizione del regime delle quote latte – spiega Mercuri – abbiamo avviato una task force con esperti del settore, con l’obiettivo di individuare le strategie da mettere in campo per tutelare e rafforzare la competitività delle aziende. In particolare sono stati prospettati alcuni strumenti assicurativi che attenuino gli effetti della volatilità dei prezzi nell’ambito di un mercato che sarà inevitabilmente più globalizzato“.
Sul fronte interno, la cooperazione ha dato il pieno appoggio all’iniziativa del Ministro Martina che sta lavorando ad una campagna istituzionale per sensibilizzare il consumo di latte anche attraverso l’utilizzo del logo “100% latte italiano“. “Le aziende cooperative lattiero-casearie – annuncia Mercuri – sono pronte ad aderire all’iniziativa del Mipaaf e di Unioncamere che prevede l’utilizzo di un unico logo “100% latte italiano” e contribuiranno attivamente alla promozione e alla diffusione del marchio, auspicando che esso possa presto essere esteso anche ad altri prodotti lattiero-caseari”.

Nell’ottica di una reale stabilizzazione dei redditi dei produttori di latte, la cooperazione è pronta a lanciare la costituzione della prima AOP (Associazione di organizzazione di produttori) lattiero-casearia nazionale che aggregherà in una prima fase il 10% del latte italiano per arrivare in poco tempo al 30%.
L’arrivo di nuove multe per gli allevatori italiani, infine, agita gli animi.

La Coldiretti non manda a dire che “l’andamento del mercato è drogato da comportamenti scorretti che sottopagano il latte e il lavoro degli allevatori che sono costretti a scendere in piazza a Roma. L’appuntamento è per domani dalle 9,30 in piazza del Foro di Traiano, dove gli allevatori manifesteranno anche con sorprendenti azioni alla presenza del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina”.
Sarà distribuito vero latte italiano e saranno smascherati i trucchi per produrre formaggi senza latte, ma la vera guest star sarà la pronipote della mucca “Onestina“, simbolo della battaglia per il Made in Italy degli allevatori onesti, sopravvissuti a disattenzioni, errori, ritardi e compiacenze che si sono ripetuti in questi decenni.

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