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L’inaugurazione, le conferenze più importanti e l’incontro sull’origine del latte in etichetta con il Ministro Martina

Venerdì 15 ore 10,30

Inaugurazione dell’edizione 2017

Piazza Caduti per la Libertà, Bra

Con Sergio Chiamparino, presidente Regione Piemonte, Bruna Sibille, sindaco della Città di Bra, Carlo Petrini, presidente Slow Food.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. In caso di maltempo l’inaugurazione di Cheese si svolgerà al Teatro Politeama.

Venerdì 15 ore 14,30

Gli Stati generali del latte crudo

Teatro Politeama Boglione, Bra

Gli Stati Generali sono il più importante incontro mondiale sui formaggi a latte crudo.

Vent’anni fa Cheese è partita dal latte crudo. Ha più senso che mai tornarci oggi, invitando produttori, esperti, giornalisti e chi, semplicemente, è interessato all’argomento, a prendere parte a un percorso che, idealmente, parte da Bra per diffondersi in tutto il mondo. Nel pomeriggio di lavori tiriamo le somme: a che punto siamo con questa battaglia? Il latte crudo è ancora oggetto di critiche e discriminazioni? I formaggi naturali e il benessere animale saranno le sfide del futuro? È possibile, e su che basi, creare una grande rete internazionale sui formaggi a latte crudo? Dall’Italia agli Stati Uniti, dalla Francia ai Balcani, e poi altrove nel mondo, le esperienze e le riflessioni di produttori ed esperti, da oltre 15 Paesi, che hanno deciso di andare controcorrente. L’obiettivo è l’attivazione di un coordinamento internazionale in grado di portare avanti la battaglia del latte crudo in tutto il mondo.

L’assemblea è moderata da Piero Sardo – presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità – e aperta dall’intervento di Carlo Petrini – presidente di Slow Food.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Testimonianze di:

Débora de Carvalho Pereira, giornalista e attivista, (Brasile)

Kris Lioyd, produttrice Woodside Cheese Wrights (Australia)

Carlos Yescas, Oldways cheese coalition (Messico – Oldways Cheese Coalition)

Brian Dick, Presidio Slow Food Raw Milk Cheese (Repubblica Sudafricana)

Paolo Ciapparelli, Presidio Storico Ribelle (Lombardia – Italia)

Kent Ruiz, casaro della finca Vista Hermosa di Guanabacoa (Cuba)

Produttore Slow Food US (Usa)

Aldo Grasselli, presidente SIVEM, associazione veterinari (Italia)

Bronwen Percival, Neals’ Yard Dairy, buyer e co-fondatrice di MicrobialFoods.org e London Gastronomy Seminars (UK)

Maria Procopio, produttrice (Italia)

Jon Andri Zogg, importatore e attivista (Svezia)

Elizabeth Bradley, produttore Presidio Slow Food dei formaggi a latte crudo (Irlanda)

Frédéric Blanchard, Referente FACE network (EU)

Jean Bernard Maitia, Presidio formaggio d’alpeggio dei Pirenei Baschi (Francia)

Pascale Baudonnel, attivista del latte crudo, promotrice Presidio Geitost (Norvegia)

Guvener Isik, Slow Cheese Bodrum (Turchia)

Sabato 16 ore 10,30

L’Appennino che stiamo perdendo

Stand Regione Piemonte – Piazza Spreitenbach, Bra

Il terremoto e le nevicate eccezionali dell’anno passato hanno messo in ginocchio pastori e piccoli produttori. Molti paesi non rinasceranno più , perché è  troppo costoso ricostruirli; molte attività produttive sono in attesa di aiuto da oltre un anno; nel frattempo chiudono i laboratori e si vendono le greggi. Nel cuore dell’Italia pastorale è in corso un cambiamento epocale. Cosa può fare la politica e cosa possono fare i consumatori per invertire la rotta e fare rete con i produttori?

Modera: Guido Tiberga, giornalista La Stampa

Intervengono:

Lorenzo Berlendis, vicepresidente Slow Food Italia

Davide Olori, sociologo, Università di Bologna

Giorgio Ferrero, assessore Agricoltura, Caccia e Pesca, Regione Piemonte

Alessandro Scillitani, regista e autore

Paolo Scaramuccia, Legacoop

Sabato 16 ore 14,30

Il futuro delle Dop è nelle mani dei giganti?

Auditorium Fondazione Crb, Bra

Il mercato globale favorisce la concentrazione produttiva e anche il settore delle produzioni casearie di alta qualità è coinvolto in questa tendenza. In Francia le multinazionali acquistano marchi caseari storici, baluardi della tradizione casearia d’Oltralpe, mentre nei Balcani e nel Caucaso chi vuole salvare i formaggi tradizionali e i piccoli produttori guarda ancora alle Dop con speranza. Quali tipi di produzioni sono tutelate oggi dai marchi europei? Quanto conta la tradizione e quanto la capacità di imporsi sul mercato? Una riflessione sulle denominazioni d’origine, sul ruolo dei consorzi e sui disciplinari di produzione.

Modera: Rose O’Donovan, giornalista

Intervengono:

Véronique Richez-Lerouge, giornalista specializzata e presidente dell’Association Fromages de Terroirs

Branka Tome, vice capo unità, indicazioni geografiche, Direzione Generale agricoltura e sviluppo rurale della Commissione europea

Carlo Hausmann, Assessore all’agricoltura della Regione Lazio

Joe Schneider, Presidio dello Stichelton (UK)

Iliyan Kostov, vicedirettore Deputy Director of Risk Assessment Center on Food Chain of Bulgarian Food Safety Agency / Ministry of Agriculture and Food

Nicola Bertinelli, Presidente Consorzio del Parmigiano Reggiano

Nino Katchiuri, Produttrice del formaggio sulguni, Georgia

Sabato 16 ore 17

Allevare animali o vivere con gli animali?

Auditorium Fondazione Crb, Bra

Se un animale sta bene, anche il suo latte ci guadagna in sapore. L’alimentazione animale, in questa equazione gioca un ruolo fondamentale. E fino a qui tutti gli allevatori sarebbero d’accordo. Le cose cambiano invece quando si prendono in considerazione altri aspetti. Quanto conta lo stress dovuto agli spazi insufficienti, alla privazione del pascolo, alle mutilazioni? Cosa succede a un animale se, a causa di una cattiva gestione di una stalla, non riesce a vivere insieme ai suoi simili secondo le caratteristiche naturali della propria specie o se non ha una relazione con l’allevatore? Possiamo ancora permetterci di considerare gli animali solo come strumenti di produzione?

Modera: Carlo Bogliotti, Slow Food Editore

Intervengono:

Jocelyne Porcher, sociologa presso Institut national de la Recherche Agronomique, autrice del libro Vivere con gli animali di Slow Food Editore

Piero Sardo, presidente Fondazione Slow Food per la Biodiversità

Silvestro Greco, docente produzione animali presso l’Università di Scienze Gastronomiche

Andrea Cavallero, Università di Torino

Pietro Venezia, vicepresidente di Veterinari Senza Frontiere (VSF)

Domenica 17 ore 10,30

La sfida del naturale

Piazza Caduti per la Libertà, Bra

La maggior parte dei formaggi – anche quelli a latte crudo, anche quelli prodotti nelle malghe di montagna –, fa uso di fermenti selezionati e prodotti da un pugno di multinazionali che sopperiscono alla progressiva eliminazione dei fermenti naturali. Si tratta di una perdita di biodiversità, forse poco evidente ma comunque gravissima, e del legame con il territorio in cui un formaggio è stato prodotto. Ed è anche una perdita di gusto perché, inevitabilmente, i fermenti in bustina tendono ad appiattire e a uniformare il sapore del formaggio. Le soluzioni comunque esistono e sono alla portata di tutti, benché richiedano più tempo, più conoscenza, più lavoro.

Modera: Piero Sardo, presidente Fondazione Slow Food per la Biodiversità.

Intervengono:

Giampaolo Gaiarin, Fondazione Edmund Mach, tecnologo caseario e referente di Presidi Slow Food in Trentino (Italia)

Bronwen Percival, Neals’ Yard Dairy, buyer e co-fondatrice di MicrobialFoods.org e London Gastronomy Seminars (UK)

Giancarlo Coghetto, AVA veneto, responsabile dei servizi qualità e sicurezza alimentare, Direttore tecnico del gruppo “Fattorie di sapori veneti”

Igino Morini, Consorzio Parmigiano Reggiano

In caso di maltempo la conferenza si svolgerà presso l’Auditorium della Fondazione Crb.

Domenica 17 ore 10,30

Il terroir nel piatto: per un cibo più sano è necessaria una nuova agricoltura

Cinema Impero – Via Vittorio Emanuele II, 211, Bra

Il gusto, così come le proprietà nutrizionali di un alimento, nascono dalla terra e sono correlati al microbiota del suolo. Per questo motivo, il biota del terreno e le tecniche agronomiche impiegate contribuiscono alla valorizzazione e all’unicità del made in Italy. Oltre a queste tecniche, c’è l’agricoltura simbiotica, un nuovo metodo di coltivazione e di allevamento che si fonda sulla simbiosi tra i diversi attori della catena alimentare: la terra, l’animale e l’uomo. Nel concepimento di questo nuovo modello è stata percorsa la strada della qualità, migliorando la fertilità dei suoli e la qualità del cibo.

Modera: Gianpaolo Marro, giornalista La Stampa

Intervengono:

Giusto Giovannetti, CCS Aosta S.r.l

Sergio Capaldo, presidente veterinario ecosimbiotico

Massimiliano Probo, Università di Torino

Francesco Sottile, Agronomo

Maria Caramelli, Direttrice Generale dell’Istituto Zoop. di Torino Nutrizionista Società Italiana di Nutrizione Umana (Sinu)

Domenica 17 ore 11,30

Il buon latte comincia dall’erba

Casa della Biodiversità – Via Marconi, Bra

Sembra un’affermazione banale, ma l’industrializzazione sempre più spinta delle pratiche di allevamento allontana sempre di più il nostro cappuccino quotidiano dai pascoli erbosi della pubblicità. Mangimi concentrati, insilati di mais, fieni d’importazione, soia geneticamente modificata… grazie a questa dieta standardizzata un latte prodotto in Romania non e  diverso da quello delle campagne di Lodi. Ma qualcosa sta cambiando: dall’Austria al Regno Unito, passando per Bruxelles. In Italia, Slow Food lancia un nuovo progetto per valorizzare chi produce latte partendo, come è naturale, dall’erba.

Modera: Gaetano Pascale, presidente Slow Food Italia

Intervengono:

Giampiero Lombardi, professore Associato. Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino

Russ Kerrington, produttore, UK

Giampaolo Gaiarin, Fondazione Edmund Mach, Italia

Domenica 17 ore 14,30

Il clima è cambiato, cambiamo i nostri modi di produrre

Auditorium Fondazione Crb, Bra

Che la produzione del cibo abbia un impatto sul cambiamento climatico e  risaputo, cosi  come e  risaputo che un certo modo di produrre, commercializzare e consumare sia più “amico” del clima rispetto a un altro. Slow Food e Società Meteorologica Italiana hanno analizzato gli studi scientifici sulle relazioni tra cambiamento climatico e produzioni agroalimentari. Quanto pesa la produzione di cibo sulle emissioni e quanto influisce il riscaldamento globale sulla produzione alimentare? Quali sono le sfide che affronta il settore lattiero-caseario davanti all’emergenza climatica? È possibile produrre un buon formaggio senza aggravare il nostro impatto sul pianeta?

Modera: Cinzia Scaffidi, vicepresidente Slow Food Italia

Intervengono:

Luca Mercalli, meteorologo e climatologo

Carlo Petrini, presidente di Slow Food

Tumal Orto Galibe, pastore Slow Food Kenya

Silvestro Greco, Università delle Scienze Gastronomiche

Nicola Di Virgilio, DG Agri

Domenica 17 ore 17

Il latte dei migranti

Piazza Caduti per la Libertà – Bra

Stanno ridisegnando il panorama sociale delle nostre campagne. Arrivano prevalentemente dal subcontinente indiano e trovano impiego nelle stalle del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. Nell’ultimo decennio, la Pianura Padana ha assistito a grandi flussi migratori, e molti dei nuovi arrivati oggi si prendono cura delle vacche da latte, svolgendo spesso compiti altamente qualificati. A Cheese proviamo a tirare le somme partendo dalla regione Piemonte: quanti sono i migranti che trovano impiego nel settore lattiero-caseario? Qual’è la reale portata di tale fenomeno?

Modera: Massimiliano Borgia, giornalista gastronomico

Intervengono:

Simran Sethi, Giornalista e autrice di “Bread, Wine and Chocolate” (Slow Food Editore)

Cecile Kyenge Kashetu, Europarlamentare

Michele Nori, Ricercatore

Carlo Petrini, Presidente Slow Food

Monica Cerruti, Assessore regionale del Piemonte

Paolo Corvo, Docente presso l’Università delle Scienze Gastronomiche.

Giorgio Ferrero, Assessore Agricoltura, caccia e pesca Regione Piemonte

Daljit Singh, Mungitore e guida della comunità Sikh

In caso di maltempo la conferenza si svolgerà presso l’Auditorium della Fondazione Crb.

Lunedì 18 ore 10,30

Ceta: sì o no?

Piazza Caduti per la Libertà, Bra

A cosa serve il Ceta – acronimo di Comprehensive Economic and Trade Agreement, ovvero Accordo economico e commerciale globale –, cioe  il trattato tra Europa e Canada che da molti mesi ormai sta facendo discutere i governi, le piazze, le imprese e le amministrazioni locali? Come mai in tanti vi si oppongono? Ne parliamo insieme alle regioni italiane che hanno deliberato mozioni di contrarietà, alle organizzazioni che lo osteggiano e ai grandi esportatori che lo vedono come un’opportunità.

Modera: Lorenzo Bairati, docente presso l’Università delle Scienze Gastronomiche

Intervengono:

Stefano Masini, Coldiretti

Monica Di Sisto, Fairwatch

Gaetano Pascale, presidente Slow Food Italia

Alessandro Mostaccio, Movimento Consumatori

Gianni Pittella, presidente del gruppo S&D in Parlamento europeo

Claudio Voarino, allevatore e fornitore dei Gruppi d’Acquisto Solidale

Paolo Tramelli, ufficio marketing estero Consorzio Prosciutto di Parma

Giovanni Fava, assessore all’Agricoltura regione Lombardia

Matteo Marconi, consorzio Robiola di Roccaverano

Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop

In caso di maltempo la conferenza si svolgerà presso l’auditorium della Fondazione Crb.

Lunedì 18 ore 10,30

Come misurare la qualità del latte e dei formaggi

Cinema Impero – Via Vittorio Emanuele II, 211, Bra

Come misuriamo la qualità del latte e qual è la forbice fra il formaggio con una minore complessità aromatica e nutrizionale e quello che invece la esprime al massimo? E, all’interno di questo range, come si collocano il trattamento termico, la pastorizzazione e l’uso dei fermenti? Per la prima volta produttori e affinatori hanno condiviso l’idea di Anfosc e del Corfilac di misurare con un metodo innovativo il rapporto omega6/omega3 e il grado di protezione antiossidante per la parte nutrizionale dei propri prodotti e la loro complessità aromatica. Scopriamo se la qualità dei formaggi si può determinare con metodi oggettivi. Nell’ambito della conferenza sarà presentato il libro Conoscere il latte e il formaggio di Roberto Rubino.

Modera: Cinzia Scaffidi, vicepresidente Slow Food Italia

Intervengono:

Stefania Carpino, dirigente di ricerca presso Consorzio ricerca filiera lattiero-casearia

Roberto Rubino, presidente Associazione nazionale formaggi sotto il cielo

Lunedì 18 ore 14

L’origine in etichetta

Stand Regione Piemonte – Piazza Spreitenbach, Bra

In chiusura di Cheese, tiriamo le fila di questa edizione discutendo di una novità del 2017 molto attesa da produttori e consumatori italiani: l’indicazione obbligatoria dell’origine per i prodotti lattiero-caseari in Italia.

Intervengono:

Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali

Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte

Giorgio Ferrero, assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte

Bruna Sibille, sindaco di Bra

Carlo Petrini, presidente Slow Food

Gaetano Pascale, presidente Slow Food Italia

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