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Professionalità e passione nei giovani partecipanti al concorso Nazionale di ALMA Caseus

di Michele Grassi

Chiude il concorso Nazionale dei “Talenti del Taleggio” di ALMA Caseus con la proclamazione dei vincitori,(nell’immagine) gli studenti provenienti dall’Istituto alberghiero Pellegrino Artusi di Casale Monferrato (Alessandria), Alessandro Scarsi per la sezione sala e Giulia Mario  per la sezione cucina.

Sana competizione è stato ripetuto nelle dichiarazioni di tutti i partecipanti e del Direttore Generale Andrea Sinigaglia che ha ribadito l’impegno di Alma per la formazione di tanti giovani italiani e provenienti dall’intero mondo.

Ma vediamo un po di cosa tratta quest’importante concorso che vede le Scuole alberghiere italiane in competizione fra loro.

ALMA è “La” Scuola di Cucina italiana per eccellenza. Tutti riconoscono in questo istituto la grande professionalità dei suoi docenti prevalentemente chef di altissimo livello ma anche di grandi esperti come Renato Brancaleoni, che del formaggio ne ha fatto “la pasta” della sua vita e anche di più’.

ALMA, dicevo, si occupa di formare giovani chef ma anche sommelier, pasticceri, manager della ristorazione, professionisti di sala, con l’altissima professionalità italiana riconosciuta in tutto il mondo.

Appare come un ministero, l’ambiente storico del Palazzo Ducale di Colorno sede di ALMA, dove però si respira aria del tutto famigliare, di rispettoso dovere di insegnare e apprendere e dove si percepiscono odori e profumi molto invitanti.

Da queste prerogative emergerà il talento di tutti gli studenti, nel loro prossimo futuro. ALMA quindi si inserisce a livello nazionale e internazionale, sono tantissimi gli studenti da tutto il globo, anche come riferimento per la materia Casearia, Caseus, per il prodotto principe dell’alimentazione italiana, il formaggio.

E così ALMA Caseus celebra il formaggio mettendolo in mano, sotto il naso e in bocca ai giovani studenti delle Scuole alberghiere italiane e, in questo caso il Taleggio Dop “…. giovane formaggio, per il tempo di maturazione, ma vecchio di almeno 700 anni” afferma il Presidente del Consorzio del Taleggio, Lorenzo Sangiovanni, presente alla manifestazione e giudice valutatore dei giovani partecipanti.

Le prove si sono svolte mercoledì 29 e giovedì 30 novembre con un primo test a risposta multipla sulla conoscenza del mondo dei formaggi e una degustazione alla cieca di un formaggio selezionato dalla commissione di valutazione, esperienza non del tutto facile. La seconda prova, pratica di servizio, prevedeva che il giovane futuro addetto alla sala, proponesse l’abbinamento di un vino al Taleggio Dop con, apertura bottiglia, servizio al tavolo della commissione, degustazione del vino, spiegazione dell’abbinamento.

Da giudice che ero in questa fase del concorso, ho potuto toccare con mano la grande tensione di questi meravigliosi giovani che hanno dimostrato la loro preparazione e le loro capacità critiche su questo difficile abbinamento. Un’ulteriore fase che si è svolta in contemporanea con la precedente è stata quella di cucina, nella quale il futuro chef ha proposto la sua ricetta all’attenzione degli esperti di ALMA.

Le tre fasi descritte sono state valutate sia dalla giuria del concorso composta da docenti ed esperti di ALMA e che da una giuria di esperti esterni composta, dal sottoscritto, Michele Grassi, da Eleonora Baldwin, autrice di AB Cheese di Gambero Rosso, Aurora Pullara giornalista di Cronache di gusto e Enrico Panzarasa selezionatore di formaggi per Selecta, che ha decretato i Premi “Stampa” alla cucina e alla sala

Al termine della giornata del 29 è stata divulgata, dal Direttore Andrea Sinigaglia, la selezione dei finalisti ovvero le scuole Alberghiere, Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi”, di Casale Monferrato (Alessandria) e Istituto Alberghiero “Ignazio e Vincenzo Florio”, di Erice (Trapani).

Il giorno successivo, il 30, si è svolta la grande finale con prove teoriche e pratiche degne di chi le ha studiate ovvero Renato Brancaleoni.

È stato un momento di forte tensione non solo per le due squadre composte ognuna da due studenti, uno per la sezione cucina e uno per la sala, ma soprattutto per i loro professori che annusavano gli splendidi e intensi odori del formaggio presente in sala e mangiavano, unghie.

Una finale mozzafiato che ha visto, a dimostrazione dell’innegabile preparazione degli studenti, dopo l’ultima prova le squadre in perfetta parità. È risultato necessario lo spareggio, con la prova di abbinamento di un formaggio alla sua regione di origine, per decretare il vincitore, l’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi”, di Casale Monferrato.

Da spettatore alla finale posso garantire di aver provato la stessa emozione che provo quando mi trovo ad analizzare un formaggio d’eccellenza italiano.

I premi, una borsa di studio del valore di 5.000 euro ai primi classificati, Alessandro Scarsi ( sala) e Giulia Mairo (cucina), e ai secondi classificati, Jonathan Sammartano (sala) e Salvatore Francesco Rondello (cucina) la partecipazione alla Summer School 2018, e ai sempre preparatissimi terzi classificatiChantal Berton (sala) e Emily Valerio (cucina), dell’Istituto Alberghiero “Giuseppe Maffioli”, di Castelfranco Veneto (Treviso), un giorno di formazione in Alma e un manuale Alma-Plan.

Le menzioni speciali della stampa sono state assegnate, per la sezione sala a Alessandro Scarsi, già vincitore in coppia con Giulia Mario del concorso, e per la sezione cucina a Matteo Spanò dell’Istituto Alberghiero “Romagnosi”, di Erba (Como)

E come sempre accade, il formaggio unisce, diventa il collante di persone anche se di diversa provenienza, cultura, estrazione sociale, professionale, tanto da far “annusare” un clima d’intensa unione e passione.

 

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