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Iniziativa promossa da Associazione Casare e Casari di Azienda Agricola

L’Italia dei formaggi agricoli aprirà i battenti al pubblico a metà settembre 2018 – sabato 15 e domenica 16 – in occasione della prima edizione di “Caseifici Agricoli Open Day”, manifestazione promossa dall’Associazione Casare e Casari di Azienda Agricola, che riunisce i produttori di formaggi realizzati con il latte dei propri animali, siano essi mucche, pecore, capre o bufale.

Per due giorni interi, dalla mattina alla sera, le stalle e i caseifici, ma anche i pascoli e i locali di stagionatura – ove disponibili – offriranno l’occasione per raccontare e apprendere, per crescere assieme, produttori e consumatori, in quella che sarà un’esperienza nata per accorciare le distanze, per spiegare i prodotti “di fattoria”, per alimentare la consapevolezza e sostenere chi produce in maniera sostenibile, presidiando territori spesso marginali.

“Caseifici Agricoli Open Day” offrirà a migliaia di consumatori un’occasione rara per degustare e acquistare sul luogo di produzione formaggi autentici e salubri, che mantengono in vita un’economia diffusa su tutto il territorio nazionale, dai verdi alpeggi che proprio in estate si popolano di armenti e malghesi, ai territori appenninici, alle pianure, alle isole, anche minori, dove nuovi caprai sono tornati negli ultimi anni a produrre formaggi che ormai si ritenevano estinti.

Sul sito web della manifestazione – www.caseificiagricoli.it – sono reperibili sia notizie di carattere generale, sia le proposte delle singole aziende aderenti. Ad ognuna di esse corrisponde una scheda con le informazioni sul produttore (recapiti aziendali, razze allevate, alimentazione animale, formaggi, costo delle degustazioni), sulla possibilità di vitto e alloggio in sede, o in altri esercizi presenti sul territorio.

Infine, nelle medesime schede, sono indicati i luoghi d’interesse artistico, archeologico, paesaggistico presenti nei territori interessati dalla manifestazione. Luoghi non sempre riportati nelle guide turistiche, che al pari dei caseifici di aziende agricole rappresentano le tappe di un’Italia apparentemente “minore” tutta ancora da scoprire.

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