L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta semidura.
Dall'antica tradizione delle Tome, solitamente piemontesi, arriva questo formaggio a latte vaccino o vaccino-ovino. Si consuma fresco o brevemente stagionato. Si fa notare nella Torta di patate, piatto tipico della Liguria occidentale.
Liguria, province di Genova e Imperia.
Forma cilindrica o parallelepipeda, con base rettangolare e facce piane, lo scalzo è convesso, alto 6-10 cm, il peso varia da 0,8 a 7 kg.
Il nome è legato al territorio nord-occidentale, nell'area montana confinante con la Francia, e si identifica con il comune di origine, in provincia di Imperia. In provenzale il termine “tuomo”, ossia formella, si riferisce agli stampi che danno forma al formaggio.
Pasta semidura
Il latte di vacca o di pecora di una o due munte, in proporzioni diverse, in base alla disponibilità, viene riscaldato alla temperatura di 34-37° e addizionato con caglio di vitello. La cagliata, presamica, viene rotta nelle dimensioni di un chicco di riso. La pasta viene estratta e posta in fascere per la pressatura. La salatura è a secco o in salamoia.
Varia da 5 a 40 giorni.
La crosta è liscia, elastica, di colore paglierino tendente al rossiccio, oppure marrone se stagionato. La pasta è compatta, morbida, di colore bianco o paglierino chiaro, con occhiatura assente o piccola e regolarmente distribuita.
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta semidura.
Media.
Si utilizza per la torta di patate tipica della Liguria occidentale. Ottimo anche in purezza.
È un formaggio ricercato dai turisti.