L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta molle.
Formaggio dalle tradizioni secolari. E’ stato predisposto un disciplinare che vuole preservarne la tecnica produttiva, con tanto di richiesta della D.O.P. Dalla tipica forma a parallelepipedo, con base quadrata, è a pasta molle.
Lombardia: territorio del Monte Bronzone-Basso Sebino bergamasco, della Val Sebina e dell'Alto Sebino bergamasco, in provincia di Bergamo.
Forma parallelepipeda a base quadrata, con lato di 18-20 cm e scalzo diritto, alto 3-4 cm. Il peso è di 1,5-2,2 kg.
Pare risalga al X secolo. Nel 1882 il conte Stefano Jacini scriveva: “Il vocabolo stracchino (...) deriva dai piccoli formaggi teneri che quei malghesi, nel loro viaggio dalla montagna alla pianura e viceversa, sogliono confezionare all’infretta nelle stazioni di riposo, col latte delle mucche stracche per il lungo viaggio”.
Pasta molle
Il latte viene inoculato con fermenti lattici selezionati o lattoinnesto e, alla temperatura di 36-38°, addizionato con caglio di vitello liquido. La cagliata, presamica, viene rotta con la spannarola a dimensioni grossolane. Dopo una sosta di alcuni minuti, si effettua la seconda rottura, sempre con la spannarola, o con lo spino. Dopo una sosta sottosiero, la pasta viene raccolta con teli e posta in fuscelle di plastica o di legno, dove rimane in stufatura fino alla salatura, a secco.
15-20 giorni.
La crosta è sottile, morbida e di colore rosa. La pasta è morbida, cremosa di colore bianco. L'occhiatura è assente o di dimensione fine rada.
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta molle.
Bassa.
Formaggio da tavola. Si abbina a vini bianchi secchi di bassa gradazione alcolica.
Originario del Monte Bronzone o dei Colli di S. Fermo e Vigolo. Allo scopo di ottenere il riconoscimento D.O.P. o I.G.P. è stato perfezionato un disciplinare di produzione.
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