L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco, a pasta molle.
È uno dei formaggi italiani più delicati, grazie a una tecnologia che sfrutta il latte e mantiene alto il tenore di acqua in esso contenuta. La freschezza ne fa un formaggio apprezzato dal consumatore. In virtù della sua origine (latte di pecora) conserva gli aromi di un tempo.
Marche, nel territorio montano di Pesaro e Urbino.
Formaggio che prende la forma del contenitore in cui è stato posto. Anche il peso, molto variabile, dipende dal recipiente.
E’ un formaggio tipico di tutto l'arco appenninico che dall'Adriatico si espande al Tirreno. Anche se prende denominazioni leggermente diverse a seconda delle zone, si tratta comunque di un prodotto antichissimo che nel Medioevo era altamente considerato. Il Raviggiolo delle Marche ha la particolarità di essere prodotto con latte ovino o misto pecora-capra.
Pasta molle
Il latte appena munto viene addizionato con caglio di vitello. La cagliata, presamica, viene raccolta senza rottura, con un mestolo, e posta a sgrondare in raccoglitori forati contenenti foglie di felce, o di fico, o di cavolo. La salatura, quando avviene, è a secco, con pochissimo sale fine.
Dopo la salatura è pronto al consumo.
Si presenta come una cagliata, senza crosta, molto morbida e umida, di colore bianco.
Formaggio grasso, fresco, a pasta molle.
Bassa.
Apprezzato con miele di acacia o per fare il ripieno dei Cappelletti dell'Artusi.
Oggi la versione con latte misto pecora-capra si produce raramente. Più facile trovare quello con solo latte ovino.