L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta filata.
In Trentino le paste filate sono un'alternativa molto importante ai formaggi tradizionali. Nascono mezzo secolo fa con due forme: a caciotta e a pera, come la Provola. Anche l'affumicatura segue le tradizioni. Le Ricotte si adeguano a questo trattamento: un tempo per la conservazione, ora per le proprietà aromatiche.
Provincia di Trento.
Forma cilindrica o a pera allungata, di dimensioni varie, il cui peso è di circa 0,3-0,4 kg.
Nasce a Trento nel 1969, in un caseificio dove si lavorava a mano la pasta filata.
Pasta filata
Il latte termizzato viene inoculato con fermenti lattici o lattoinnesto e, alla temperatura di 37-40°, addizionato con caglio di vitello. Quindi la cagliata subisce un taglio con lo “spino” alle dimensioni di una nocciola. La pasta viene riscaldata a 41-42°, estratta e posta su banconi, dove rimane fino al raggiungimento dell’acidità necessaria per la filatura. Dopodiché viene filata con acqua bollente, mentre la formatura si esegue normalmente con macchine filatrici. La salatura è in salamoia. La Provola può essere sottoposta ad affumicatura.
Si consuma subito dopo la salatura o dopo l'affumicatura.
La pelle è sottile, morbida, elastica, di colore bianco; la pasta è morbida, elastica, di colore bianco, con le classiche fibrosità della pasta filata.
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta filata.
Bassa, media se affumicata.
Si consuma a tavola come antipasto. Si accosta a vini bianchi aromatici.
L'affumicatura avviene a fumo freddo.