L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, di breve o media stagionatura, a pasta semidura, filata.
Formaggio vaccino che mantiene le tradizioni delle paste filate laziali. Stagiona anche 6 mesi e diventa piccante. Può presentarsi anche affumicato.
Tutta la regione Lazio.
Forma ovoidale dal peso variabile di 2-3 kg.
Prodotto tradizionale della parte meridionale della regione Lazio, dove è tipica la produzione di formaggi a pasta filata.
Pasta filata, Pasta semidura
Il latte crudo viene addizionato con caglio di vitello. La cagliata, presamica, subisce una rottura alle dimensioni di una nocciola e poi viene lasciata in sosta sotto siero per alcuni minuti. Una volta estratta, la pasta trova posto su un tavolo spersore, dove rimane ad acidificare fino al punto di filatura. Quindi viene filata con acqua a 90° e formata. La salatura è in salamoia. In seguito, può essere affumicata con fumo di paglia.
Da 30 giorni a 6 mesi.
La superficie esterna è composta da una pelle di colore paglierino o paglierino scuro, la pasta è bianca o avorio.
Formaggio grasso, di breve o media stagionatura, a pasta semidura, filata.
Media. Con la stagionatura può diventare piccante.
Si consuma in purezza o con pane casereccio. Usato in cucina per pianti tipici.
La tipologia affumicata è di recente caseificazione.