L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, a breve, media o lunga stagionatura, a pasta dura.
Arriva in particolare dalle zone interne della Campania. Prodotto con latte di pecora, è conosciuto in tutta la regione con il nome di “casu ri pecura”. Classico Pecorino che ha fatto la storia del territorio.
Campania, in particolare le zone interne.
Forma cilindrica del diametro variabile, con scalzo convesso, alto 8-10 cm, peso non superiore ai 2 kg.
E’ il Pecorino conosciuto in tutta la regione, prodotto nelle zone pianeggianti dove avviene la transumanza. Chiamato localmente “casu ri pecura”, la sua produzione si protrae da secoli.
Pasta dura
Il latte crudo viene riscaldato alla temperatura di 37-38°. La coagulazione, presamica, avviene con caglio in pasta di agnello o di capretto. La cagliata subisce una rottura alle dimensioni di un chicco di mais. Dopo un riposo di alcuni minuti sotto siero, si estrae la pasta, che trova posta nelle fuscelle di giunco o di plastica. Le forme vengono scottate nella scotta per alcuni minuti e, una volta raffreddate, salate a secco o in salamoia.
Il periodo minimo è di 3-6 mesi, arriva fino a un anno. Sempre in locali freschi. Durante questo periodo il formaggio viene lavato con olio di oliva e aceto.
La crosta è dura, rugosa, di colore paglierino dorato. La pasta è compatta, semidura, di colore bianco o avorio. L'occhiatura è fine, rada, regolarmente distribuita.
Formaggio grasso, a breve, media o lunga stagionatura, a pasta dura.
Medio bassa, media, medio elevata, in funzione della stagionatura. Invecchiando tende a diventare piccante.
Si degusta da solo, se ben stagionato viene grattugiato per condire le specialità culinarie tipiche della Campania.
Se molto stagionato ha un odore intenso e pungente. Si nota l'influenza delle erbe del pascolo sulle proprietà sensoriali.