L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, di breve stagionatura, a pasta semidura.
Originario dell'altopiano che gli dà il nome, è un formaggio diventato specialità del territorio. A latte crudo, viene consumato dopo breve stagionatura e apprezzato per le diversità determinate dal singolo pascolo, alimento delle lattifere.
Lombardia: provincia di Brescia, territorio di Tremosine, nel Parco Alto Garda Bresciano.
Forma cilindrica a facce piane del diametro di 20 cm, con scalzo leggermente convesso, alto 7 cm, il peso è di circa 2,5 kg.
Formaggio che nasce dalla tradizione dell'alpeggio, ovvero nel periodo in cui le vacche pascolano sull'altopiano di Tremosine. La metodologia produttiva è tramandata da generazioni, tanto che le prime notizie risalgono agli anni Venti.
Pasta semidura
Il latte crudo, appena munto, viene riscaldato alla temperatura di 34°, inoculato con fermenti lattici e addizionato con caglio di vitello liquido. La cagliata, presamica, subisce una rottura alle dimensioni di un chicco di mais. Quindi la pasta viene riscaldata a 39°, estratta e posta in fascere per lo spurgo.
Si consuma dopo 60 giorni.
La crosta è morbida, di colore paglierino. La pasta è morbida, untuosa, di colore avorio o paglierino chiaro, tendente al paglierino. L'occhiatura è di dimensioni piccole-medie irregolari, distribuite in modo irregolare.
Formaggio grasso, di breve stagionatura, a pasta semidura.
Media.
Formaggio da tavola.
Come tutti i formaggi d'alpeggio, le proprietà organolettiche si sviluppano con la maturazione. Mantiene le caratteristiche del latte appena munto.