L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio semigrasso, di breve o media stagionatura, a pasta semidura.
Nei mesi estivi le vacche amano pascolare nelle vicinanze di Livinallongo del Col di Lana, cuore delle Dolomiti, teatro della Grande Guerra. Il Fodom (nome che deriva dall’idioma ladino corrispondente a una delle frazioni del comune) nasce qui, dalle abili mani dei casari che dal 1934 fanno formaggi tipici di un territorio impervio dalle alte vette.
Provincia di Belluno, comune di Livinallongo.
Forma cilindrica a facce piane del diametro di 30-35 cm, con scalzo diritto o leggermente convesso, alto 8 cm. Il peso è di circa 5 kg.
Fin da quando nacque la Latteria di Livinallongo, nel 1934, questo formaggio è stato prodotto con tecniche antiche. Prende la denominazione dal nome ladino del paese di origine.
Pasta semidura
Il latte, crudo, di due munte, delle quali quella serale scremata per affioramento, viene portato alla temperatura di 36-37° e addizionato con caglio di vitello liquido. La cagliata, presamica, subisce una rottura alle dimensioni di un chicco di mais. La pasta viene poi cotta a 45-46° e in seguito estratta con teli e pressata. La salatura è in salamoia.
2 mesi.
La crosta è abbastanza dura, untuosa, di colore paglierino o marrone chiaro. La pasta è abbastanza morbida, untuosa, di colore paglierino chiaro con occhiatura di dimensione grande, regolarmente distribuita.
Formaggio semigrasso, di breve o media stagionatura, a pasta semidura.
Media.
Formaggio da tavola che si consuma con la polenta.
Come per tanti formaggi estivi, ovvero quelli che si fanno con il latte delle vacche al pascolo, anche il Fodom presenta aromi diversi in funzione dell'alpeggio dove le lattifere si sono alimentate.