L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio semigrasso di media o lunga stagionatura, a pasta semidura o dura.
Si chiamava Monte delle Dolomiti. Viene prodotto in Val Zoldana e in Val Fiorentina in quantità molto limitata. Ha pagato la chiusura, in un recente passato, delle Latterie Turnarie, cuore della caseificazione locale, quando le vacche venivano allevate in piccole stalle paesane e i pascoli potevano accogliere molti capi. Oggi i pascoli si sono ridotti e non consentono un elevato commercio di latte.
Provincia di Belluno, in Val Zoldana, in particolare a Coi, in Val Fiorentina e a Colle Santa Lucia.
Forma cilindrica a facce piane del diametro di 25 cm, con scalzo diritto o leggermente convesso, alto 10 cm. Il peso è di 4,5-7 kg.
Il latte di vacca di razza Bruna Alpina, in particolare in Val Fiorentina, ma anche della Pezzata Rossa italiana, dà vita a questo vecchio formaggio nelle zone del Pelmo e della Civetta, vette dolomitiche, cuore dell'antica caccia su cenge e canaloni. Formaggio sempre più difficile da trovare dopo la scomparsa delle Latterie Turnarie.
Pasta dura, Pasta semidura
Il latte crudo di due munte, delle quali quella serale è stata scremata per affioramento, alla temperatura di 33-34° viene inoculato con lattoinnesto e addizionato con caglio di vitello in polvere. La cagliata, presamica, subisce una rottura alle dimensioni di un chicco di riso e la pasta viene riscaldata a 45°. Dopo una breve sosta sotto siero, viene estratta con teli e brevemente pressata. La salatura è in salamoia.
3 mesi.
La crosta è dura, liscia, untuosa, di colore paglierino, con eventuale presenza di muffe. La pasta è semidura, di colore avorio o paglierino chiaro, con occhiatura di dimensione media o grossa, regolarmente distribuita.
Formaggio semigrasso di media o lunga stagionatura, a pasta semidura o dura.
Media, medio elevata.
Formaggio da tavola e da polenta.
Era denominato Monte delle Dolomiti.