L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, a media o lunga stagionatura, a pasta semidura.
Veniva fatto solo con latte caprino avanzato dal consumo domestico. È caratterizzato da breve stagionatura, che può protrarsi fino a 8 mesi.
Tutta la regione Friuli Venezia Giulia.
Forma cilindrica a facce piane del diametro di 15-25 cm, con scalzo convesso di altezza variabile fra 6 e 10 cm. Il peso è di 0,3-0,5 kg.
La sua storia è strettamente legata al latte. Quello non consumato, infatti, veniva utilizzato per la produzione di formaggio e ricotta. Nel 1967 viene menzionato nel libro “La capra, Flora e fauna, I Marmi dell’Alto But” come produzione di malga.
Pasta semidura
Il latte crudo o termizzato viene inoculato con lattoinnesto, portato alla temperatura di 38° e poi addizionato con caglio di vitello liquido o di capretto. La cagliata, presamica, viene rotta alle dimensioni di un chicco di mais o di riso in funzione del fatto se si vuole un formaggio più o meno stagionato. In seguito alla semicottura, che avviene alla temperatura di 42-43°, si provvede all'estrazione della pasta, poi posta nelle fuscelle o fascere per la pressatura e lo spurgo. La salatura avviene a secco o in salamoia.
Il periodo minimo è di 3-4 mesi, fino a un massimo di 8.
La crosta è morbida, rugosa, di colore paglierino nel formaggio di breve stagionatura; diventa dura con la stagionatura. La pasta è abbastanza elastica e bianca nel formaggio giovane, semidura e di colore paglierino con la stagionatura.
Formaggio grasso, a media o lunga stagionatura, a pasta semidura.
Media, medio elevata.
Si abbina a vini rossi friulani di media gradazione alcolica.
Particolarmente interessanti quelli prodotti dalle malghe carniche.