L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, di media o lunga stagionatura, a pasta semidura.
Il “formaggio di Rovereto” nasce attorno alla metà del secolo scorso per volontà di un casaro locale. Ora questo formaggio, che assomiglia ai “canestrati” del sud, viene gradito anche per la sua variante tipologica che consiste nell'integrazione della pasta con pepe nero spezzato.
Provincia di Trento, comune di Rovereto e in Vallagarina.
Forma cilindrica a facce piane del diametro di 20-22 cm, con scalzo leggermente convesso, alto 10-12 cm. Il peso è di 3-3,5 kg.
Formaggio prodotto dalla metà del secolo scorso da un caseificio di Rovereto con il latte raccolto nella zona di produzione. Il canestro in cui viene posta la pasta gli dà il nome.
Pasta semidura
Il latte termizzato di due munte viene inoculato con il sieroinnesto derivante dalla produzione del Trentin Grana (Grana Padano D.O.P.) e, alla temperatura di 33-35°, addizionato con caglio di capretto, oppure misto capretto-agnello. La cagliata, presamica, viene rotta alle dimensioni di un chicco di riso e riscaldata a 40-41°. In seguito, la massa viene agitata per circa mezzora ed eventualmente addizionata con pepe nero in grani spezzati. Dopo l’estrazione, la pasta trova posto in canestri, dove viene bagnata con acqua calda a 60-70°. Salatura in salamoia.
Almeno 90 giorni.
La crosta è dura, di colore paglierino o marrone chiaro, con le rigature dei canestri. La pasta è semidura, compatta, di colore bianco o paglierino chiaro con ben visibili qualora ci fossero, i grani del pepe. L'occhiatura è rada, di dimensione fine, regolarmente distribuita.
Formaggio grasso, di media o lunga stagionatura, a pasta semidura.
Medio bassa, media. Può diventare piccante.
Formaggio da tavola.
Formaggio che fa parte delle tipicità trentine.