L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco o di media stagionatura, a pasta filata.
Storico prodotto di Cirella di Platì, territorio in cui viene prodotto con latte di vacca. Formaggio a pasta filata dalla forma a pera senza testina che si consuma fresco o dopo 4 mesi, assumendo intensità aromatica media e sensazione di piccantezza.
Calabria: provincia di Reggio Calabria, territorio circostante e del comune di Cirella di Platì.
Forma a pera senza testina legata con corda. Il peso varia da 0,3 a 1 kg.
Formaggio della tradizione calabrese, prodotto nel versante del basso Ionio Reggino dell’Aspromonte.
Pasta filata
Il latte crudo, portato alla temperatura di 25-30°, viene addizionato con caglio di capretto. La cagliata, presamica, subisce una rottura alle dimensioni di una nocciola. La massa riposa un po’ e dopo la raccolta manuale trova posto su un tavolo inclinato che favorisce lo spurgo del siero in eccesso e per l'acidificazione. Si procede quindi alla fase di filatura, si lavora la pasta e si provvede alla formatura classica a pera.
Da 1 a 4 mesi, ma può essere consumato dopo pochi giorni.
La crosta si presenta sottile, lucida e di colore avorio nel formaggio giovane, diventa paglierino nello stagionato. La pasta è compatta e di colore bianco o paglierino chiaro, a seconda della stagionatura.
Formaggio grasso, fresco o di media stagionatura, a pasta filata.
Medio bassa, piccante se la stagionatura è avanzata.
Si degusta da solo o accostato al pane, con le verdure di stagione. Predilige un vino rosso d'annata.
Lo stagionato può essere conservato sott'olio di oliva extravergine.
Può gonfiarsi al punto da deformarsi e diventare spugnoso all’interno?