L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, di breve stagionatura, a pasta dura.
Formaggio conosciuto e commercializzato da oltre 25 anni nella provincia di Frosinone. Considerato una variante del Pecorino ai bronzi perché fatto non solo con latte di pecora, ma anche con latte di vacca. La breve stagionatura avviene in madie di legno e poi nei “bronzi”, recipienti di legno dai quali prende il nome.
Lazio, provincia di Frosinone.
Forma cilindrica, con scalzo alto 7 cm, il peso varia da 0,7 a 1 kg.
Di questo formaggio non esistono tracce documentali. E’conosciuto e commercializzato da oltre 25 anni nel territorio di produzione. I “bronzi”, da cui prende il nome, sono contenitori di legno a forma tronco-conica.
Pasta dura
Il latte di vacca e di pecora, miscelato nella stessa quantità, viene addizionato con caglio di agnello alla temperatura di 36°. La cagliata subisce una rottura in due tempi e dopo l’estrazione trova posto nelle fuscelle. Le forme vengono poi pressate e lasciate a riposo per 12-18 ore. Salatura in salamoia.
La prima parte avviene in madie di legno per circa un mese, successivamente nei “bronzi” per un mese e mezzo.
La crosta è dura, di colore giallo paglierino; la pasta è abbastanza dura, di colore bianco, con rada occhiatura di dimensioni fine, media e regolarmente distribuita.
Formaggio grasso, di breve stagionatura, a pasta dura.
Media.
Si tratta di una variante del Pecorino ai bronzi, in quanto viene utilizzato anche il latte di vacca.