L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, di media stagionatura, a pasta semidura.
Svizzera. Nei distretti di Franches-Montagnes e Porrentruy. Berna. distretti di Moutier e di Courtelary
Forma cilindrica a facce piane del diametro di 10-15 cm e scalzo diritto, alto tra il 70% e il 100% in più del diametro. Il peso è di 0,7-0,9 kg.
La leggenda dice aveva anche una forma conica o troncoconica. Era confezionato per tradizione solo durante i mesi senza la R, in quanto la fine dell'estate e l'autunno risultavano troppo asciutti per garantire la produzione di un latte con il tasso di grasso ottimale per la sua produzione.
Pasta semidura
Il latte deve essere trasformato entro 24 ore dall'ultima munta. Posto in caldaie di rame, viene cagliato a una temperatura di circa 37°. La caseificazione è del tipo presamica e dopo la rottura della cagliata, la pasta viene estratta e pressata. La salatura è in salamoia.
Almeno 75 giorni, in cantine a temperatura costante. Il formaggio viene lavato e salato quotidianamente, fino alla formazione di una crosta lavata. Per consumarlo si toglie la crosta superiore con un taglio netto e si ruota il coltello sulla superficie formando così dei “fleuron”, fiori di formaggio. L’attrezzo tipico per il taglio è chiamato Girolle.
La crosta è dura, di colore che varia dal rossiccio al marrone. La pasta è morbida, untuosa, di colore avorio o paglierino, a seconda della stagione di produzione. Ha rada occhiatura, di dimensione fine-media, da 1 a 8 mm di diametro, e può avere poche e minute fessurazioni.
Formaggio grasso, di media stagionatura, a pasta semidura.
Media.
La piccola taglia gli consente di maturare con relativa facilità.