L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, di lunga stagionatura, a pasta dura.
Francia: zona del Massiccio Centrale, dipartimenti dell'Aveyron, del Cantal e della Lozère.
Forma cilindrica a facce piane del diametro di 40 cm, scalzo diritto, alto 30-40 cm. Il peso è di 25-50 kg.
Plinio riportò la produzione di formaggio nella regione, così come testimoniano testi del IV secolo. A partire dal XII secolo, le abbazie di Aubrac (10.000 ettari) e Bonneval assursero a modelli per le aziende agricole circostanti. Sembra che i monaci, depositari delle regole di caseificazione del formaggio, provvedessero con questo prodotto all'alimentazione dei pellegrini.
Pasta dura
E’ prodotto esclusivamente con latte vaccino intero crudo lavorato entro un massimo di 48 ore dalla prima mungitura, a una temperatura compresa fra 30 e 35°. La coagulazione, presamica, del latte deve essere effettuata esclusivamente con caglio, eventualmente preceduto da un inoculo di colture batteriche. La cagliata viene rotta e poi estratta in un blocco unico chiamato Volume. Questo trova posto in una tela, per la pressatura. In seguito viene frantumato, salato e pressato nuovamente.
Almeno 4 mesi.
La crosta è dura, di colore paglierino, con muffe grigie che con la stagionatura diventano marrone. La pasta è dura, di colore giallo.
Formaggio grasso, di lunga stagionatura, a pasta dura.
Media.
Mantiene gli odori delle erbe della zona, caratterizzata da vulcani spenti.