L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, di breve, media o lunga stagionatura, a pasta dura.
Arriva dal territorio montano della Lucania, dove si lavora con latte di pecora. La stagionatura avviene in locali freschi per un periodo dai 2 ai 10 mesi. La pasta è dura, con occhiatura fine.
Basilicata, in particolare nelle montagne della Lucania.
Ha forma cilindrica a facce piane e scalzo leggermente convesso, le dimensioni sono variabili, peso da 1 a 8 kg.
Tradizionalmente legato alla transumanza.
Pasta dura
Il latte crudo viene addizionato con caglio di capretto o agnello. La cagliata, presamica, dopo il taglio viene lasciata in sosta sotto siero, poi estratta e posta in canestri di giunco dove subisce una sommaria pressatura manuale. Quindi le forme vengono immerse nella scotta. Si conclude con l'asciugatura, il raffreddamento e la salatura, a secco o in salamoia.
Almeno 2 mesi, in locali freschi e asciutti, su assi di legno. Può arrivare a oltre un anno.
La crosta è dura, segnata dalle rigature dei giunchi, untuosa, di colore paglierino tendente al marrone. La pasta è compatta, untuosa, di colore paglierino, con occhiature rade, piccole e irregolarmente distribuite.
Formaggio grasso, di breve, media o lunga stagionatura, a pasta dura.
Media, medio-elevata.
Ottimo in purezza, oppure con pane e verdure di stagione. Magari con un vino rosso di media struttura.
Durante la stagionatura, le forme vengono periodicamente rivoltate e unte con olio e aceto. Durante l'estate vengono lasciate in soffitte calde perché facciano la "lacrima".