Il formaggio del terremoto, aiuti alle aziende
Terremoto. Piccole aziende casearie e i loro prodotti tipici a rischio. Slow Food Marche si adopera per organizzare gli aiuti.
È noto che il terremoto del centro Italia ha causato danni irreparabili alle strutture abitative, soprattutto dei centri storici, ma anche ai fabbricati utilizzati dalle aziende che producono prodotti tipici come salumi lenticchie e formaggi naturalmente. I danni del sisma non si sono limitati alle strutture edificate ma la continuazione delle scosse tutt’ora di magnitudo importanti determinano un ostacolo al superamento delle condizioni psicologiche delle persone che vivono quei luoghi.
La prima preoccupazione delle aziende che hanno subito danni è di aggiustare tutto ciò che è aggiustabile per ricominciare a lavorare e produrre. Ora, dopo il sisma, ovvero è meglio dire durante il sisma, una delle preoccupazioni soprattutto delle piccole aziende è quella di recuperare il perduto nel caso di danni oltre che alle strutture anche alla produzione che poteva essere già al dettaglio o di intervenire con urgenza alla ristrutturazione o nuova costruzione degli immobili.
Quasi sempre le piccole aziende non hanno la capacità economica che consente loro di intervenire con spese rilevanti e quindi necessitano di aiuti, certamente dallo stato ma anche dal cittadino italiano consapevole di quanti sforzi i pastori, i piccoli caseifici e salumifici o gli opifici che trasformano i prodotti agricoli, devono fare per risollevarsi. A oggi non ci sono ancora idee chiare su come aiutare i piccoli produttori perché non è ancora stato fatto un piano d’azione che potrebbe sostenere l’attuale emergenza magari raccogliendo i prodotti vendibili in un unico centro. Ma i produttori hanno necessità di vendere il vendibile per iniziare a sostenere ingenti somme per la ricostruzione.
Giocondo Anzidei, responsabile dei Presidi Slow Food Marche, ci informa che le Condotte della regione si stanno mobilitando per censire le piccole aziende che alle quali il terremoto ha creato danni per creare una rete che consenta la vendita dei prodotti tradizionali. Anzidei afferma che probabilmente gli aiuti ai piccoli produttori dovranno avvenire con il contatto dell’acquirente direttamente all’azienda che Slow Food segnalerà in modo da evitare passaggi intermedi e, continua Anzidei, in occasione del Natale sarà organizzata una campagna per la vendita di prodotti tradizionali in confezioni appositamente studiate per aiutare le aziende terremotate.
La redazione di formaggio.it si rivolge ai visitatori abituali del sito, che sono tanti, perché essi stessi sensibilizzino amici e conoscenti ad aiutare le popolazioni che continuano tutt’ora a vivere nell’incertezza di ciò che potrà accadere. A breve un comunicato su come aiutare le piccole aziende, magari acquistando un pacco regalo, occasione unica per festeggiare le prossime festività.