L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, di media o lunga stagionatura, a pasta dura.
Nelle vallate più estese della provincia di Trento, la Valsugana e la Val d'Adige, questo formaggio è una tradizionale, tanto da essere citato in documenti già attorno alla metà del secolo scorso. E’ a pasta cotta a latte intero e viene inoculato con lo stesso sieroinnesto usato per il Grana Padano D.O.P.
Provincia di Trento, in Valsugana e nella Val d'Adige.
Forma cilindrica a facce piane del diametro di 32-38 cm, con scalzo leggermente convesso, alto 9-12 cm.
Nasce nel dopoguerra, per iniziativa del caseificio di Borgo Valsugana. In seguito (1957) sono stati ritrovati documenti che attestano una giacenza di questo formaggio.
Pasta dura
Il latte di una o due munte, inoculato con il siero innesto che si utilizza anche per il Grana Padano D.O.P, viene portato alla temperatura di 33-35° e addizionato con caglio di vitello. La cagliata, presamica, viene rotta alle dimensioni di una nocciola. Quindi si effettua la cottura, portando la massa a 47-50°. Dopo una lunga sosta sotto siero, la pasta viene tagliata, estratta e posta nelle fascere per la pressata. La salatura è in salamoia.
Deve stagionare almeno 4 mesi.
La crosta è dura, liscia, di colore paglierino o marrone chiaro; la pasta è dura, compatta, di colore paglierino chiaro, con occhiatura di dimensione media, irregolarmente distribuita.
Formaggio grasso, di media o lunga stagionatura, a pasta dura.
Formaggio da pasto.