Sei in > formaggio.it > Fausto Morabito > La mia pizza, ovvero “toglietele tutto, ma non il formaggio”

C’era una volta… la classica pizza fatta in casa con tanto lievito e pronta in poco tempo poi, grazie all’esperienza accumulata in anni di prove ed informazioni acquisite, ecco che anche questo alimento, immancabile sulla tavola di ogni italiano che si rispetti, è diventato un prodotto che racchiude caratteristiche che sono il frutto di tanto lavoro.
Poche regole nella mia cucina per ciò che riguarda gli ingredienti da utilizzare in una pizza degna di chiamarsi così.

Una prevede che non possano mancare ingredienti fondamentali, oltre a farine di qualità e poco lievito, con lunghi tempi di maturazione: che sia Mozzarella, in qualsiasi versione “classica” o con abbinamenti “personalizzati” (Puzzone di Moena e lardo di colonnata, Dobbiaco e noci, Scamorza affumicata e pistacchi, Bagoss e porcini, Formaggella di Val di Scalve e pomodorini confit, Montasio e patate julienne) sulla base per pizza non può mancare un formaggio (unica eccezione ammessa, la classica “marinara”).

Che sia fatta con lievito madre o lievito di birra, in versione “bianca” o “rossa”, io amo farla lievitare per un paio di giorni in frigorifero, i formaggi non possono essere da meno e devono conferire (assieme agli altri ingredienti) sapori e profumi unici.
Il nostro territorio offre la possibilità di potere azzardare abbinamenti infiniti, visto l’enorme numero di prodotti tipici che caratterizzano la produzione locale e la pizza può diventare il supporto ideale su cui fondere uno dei tanti formaggi che rappresentano aree geografiche ben definite.

Io ho provato a fare un piccolo “giro d’Italia” selezionando prodotti caseari disparati e utilizzandoli per farcire la pizza. Sono passato da un Caciocavallo ragusano a uno Shtalp calabrese (arbereshe), da una Burrata pugliese a un cacio Magno laziale, per risalire a un Asiago o una Caciotta di Brugnato. Questi sono alcuni tra i tanti formaggi che ho provato e mi piacerebbe scoprire quante e quali varianti avete sperimentato voi che leggete e con quali abbinamenti “locali”, perché è vero che la pizza è uno dei nostri piatti nazionali, ma grazie alla grande varietà dei prodotti del nostro territorio, come non dire: Paese che vai, pizza che trovi.

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